Compito per martedì 15

Compito per martedì 15

di Anna SALERNI -
Numero di risposte: 21

Cosa si intende per lavoro pubblico, privato e del terzo settore

A questa domanda dovete rispondere tutti entro martedì

In riposta a Anna SALERNI

Re: Compito per martedì 15

di Francesca Truppa -
In riposta a Francesca Truppa

Re: Compito per martedì 15

di elena salaro -

lavoro pubblico o pubblico impiego, rappresenta il rapporto di lavoro in cui una persona fisica mette volontariamente la propria attività, in modo continuativo e retribuito, al servizio dello stato o di un ente pubblico. Come previsto dal comma 3 dell'articolo 97 della costituzione, è necessario accedervi mediante un concorso.

 

Il lavoro privato rappresenta un rapporto di lavoro in cui un individuo è alle dipendenze di un ente privato, in cambio di una retribuzione monetaria, di garanzie di continuità e di una parziale copertura previdenziale. Per lavorare come dipendente privato è necessario inviare la propria candidatura e il proprio curriculum vitae debitamente compilato presso l’azienda in oggetto. Sarà il datore di lavoro a scegliere quale dipendente assumere secondo i bisogni dell'azienda.

 

Il terzo settore è invece costituito da una serie di enti che operano e si collocano in determinati settori, come le organizzazioni DI volontariato o le associazioni di promozione sociale. Gli enti del terzo settore perseguono senza scopo di lucro, finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante l'azione volontaria o di erogazione gratuita.

 

Salaro Elena 

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Re: Compito per martedì 15

di agnese spoladore -

Per terzo settore si intende l'insieme di organizzazioni che, relativamente di recente, hanno iniziato ad occupare un posto nella società e che non possono essere inserite nella categorizzazione statale o di mercato perché private e senza scopo di lucro. Queste hanno importanza a livello di erogazione di servizi e sono basate sul volontariato, sulla gratuità e sulla mutualità.

Con lavoro pubblico, o pubblico impiego, si fa riferimento al posto di lavoro gestito dallo stato (a cui si accede tramite concorso). Per definizione è quindi il lavoro di un individuo messo a servizio dello stato o di in ente pubblico dietro retribuzione.

Il lavoro privato, invece, è l'erogazione dell'attività lavorativa dii un individuo alle dipendenze di un ente privato

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Re: Compito per martedì 15

di alessandra picchi -

Per lavoro pubblico si intende il rapporto di lavoro in cui una persona fisica mette volontariamente la propria attività al servizio dello Stato o ente pubblico.

Il lavoro privato è il lavoro di un individuo alle dipendenze di un ente privato. 

Il terzo settore identifica quegli enti che operano e si collocano in settori, è formato da organizzazioni di volontariato, onlus ed associazioni di promozioni sociali ed anche da soggetti privati che operano in campo sociale, sanitario e culturale.

In riposta a Anna SALERNI

Re: Compito per martedì 15

di Elisa Duca -

Il lavoro pubblico è quel tipo di lavoro che viene gestito dallo Stato e la persona fisica che effettua tale attività si mette al servizio dello Stato, o di un ente pubblico. Gli elementi fondamentali di cui ha bisogno un impiego pubblico sono prima di tutto l'accesso tramite concorso. Rientrano in questa categoria tutti i dipendenti della pubblica amministrazione italiana e quindi (ministeri, scuole e università delle Regioni dei Comuni e delle Provincie). 

Il lavoro privato è la persona fisica che si mette alle dipendenze di un datore di lavoro privato, si parla quindi di un lavoratore subordinato, cioè, regolato da un contratto di lavoro con il proprio datore di lavoro, che stabilisce mansioni e orario. 

Il terzo settore è invece costituito da una serie di enti attivi all'interno del no profit. Comprende quindi, associazioni di volontariato e servizio civile, esempio le Onlus. attività sociali senza scopo di lucro. Sono esclusi da questo settore le amministrazioni pubbliche, i sindacati, le associazioni politiche ecc..

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Re: Compito per martedì 15

di giorgia pasqualotto -

Il lavoro pubblico o pubblico impiego è definibile come il lavoro di una persona che svolge la propria attività, in modo continuativo e retribuito con uno stipendio, al servizio dello Stato o di un ente pubblico. Per diventare dipendente pubblico, secondo quanto previsto dal comma 3 dell’art. 97 della Costituzione, è necessario superare un concorso.

 

Per lavoro privato o autonomo si intende il lavoro che svolge un individuo, in cambio di una somma di denaro, per realizzare un’opera o per svolgere dei servizi per un imprenditore o comunque per un datore di lavoro. Rappresenta anche il lavoro dei liberi professionisti. Per lavorare come dipendente privato è necessario inviare la propria candidatura e il proprio curriculum presso l’azienda in oggetto, sarà il datore di lavoro a scegliere quale dipendente assumere sulla base di valutazioni inerenti ai bisogni dell’azienda.

 

Il terzo settore viene a costituire un altro ordine o classe rispetto alla sfera dello Stato e della pubblica amministrazione (primo settore) e a quella del mercato e delle imprese (secondo settore). Il terzo settore viene così a comprendere una realtà molto vasta, di cui fanno parte, per esempio, associazioni di volontariato, servizio civile e imprese sociali. Vi rientrano, in generale, quegli enti che perseguono finalità solidaristiche o sociali senza scopo di lucro.

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Re: Compito per martedì 15

di aurora perciballi -

Il lavoro autonomo  ( diritto del lavoro italiano definito dall'art. 2222 del codice civile italiano ) è svolto da colui che a prezzo di un corrispettivo (costo del lavoro) esegue un servizio con lavoro prevalentemente proprio e autonomo, senza vincolo di subordinazione nei confronti di un committente. Fanno parte della categoria dei lavoratori autonomi, i liberi professionisti (tranne le figure imprenditoriali ). Questa figura deve necessariamente avere aperta una partita IVA.

 

Il lavoro pubblico è definibile come il rapporto di lavoro in cui una persona mette volontariamente a disposizione le proprie potenzialità e ciò che sa fare, in modo continuativo e  retribuito, al servizio dello Stato o di un ente pubblico. Alcuni caratteri fondamentali di un impiego pubblico sono ad esempio l’accesso mediante concorso, la correlazione con i fini istituzionali dell’ente, la continuità (tempo determinato/indeterminato )e la retribuzione.

 

Il Terzo Settore (conosciuto anche come settore no profit,non a scopo di lucro e non governativo) indica tutti i lavori che si trovano a metà tra Stato e Mercato. Il terzo settore può avere strutture organizzative diverse (associazioni riconosciute e non, fondazioni, comitati) natura giuridica diversa (cooperative sociali,organizzazioni di volontariato, organizzazioni non governative, Onlus). Le realtà del Terzo Settore operano in numerosi settori: assistenza sociale, sanità, cultura, sport, cooperazione internazionale, istruzione e ricerca, ambiente, sviluppo economico e sociale, promozione e formazione religiosa, promozione del volontariato. Lo sviluppo del settore non profit sta vedendo al giorno d’oggi una grande crescita, e la vera ricchezza di questo settore è costituita dalla forza lavoro volontaria, vale a dire il personale non retribuito, che è molto numeroso.

 

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Re: Compito per martedì 15

di roberta galloni -

Lavoro pubblico : rappresenta il rapporto di lavoro che si instaura tra un lavoratore e una pubblica amministrazione (ad esempio una maestra, che lavora in una scuola pubblica, essa è stipeNdiata dallo stato).

Lavoro privato: inteso come una ditta che stipendia (con le proprie risorse) , il suo dipendente. (esempio : istruttore di nuoto)

Lavoro del terzo settore: (esempio No profit, senza lucro , non imprenditoriale). Sono tutte quelle prestazioni che all’interno del nostro sistema socio-economico si collocano a metà tra Stato e Mercato. Sono organizzazioni di volontariato , associazioni di promozione sociale, imprese sociali (incluse le attuali cooperative sociali), altre associazioni riconosciute e non, fondazioni, enti di carattere privato senza scopo di lucro (STIPENDIO) diversi dalle società.

 

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Re: Compito per martedì 15

di ELISA RIFICI -

IMPIEGO PUBBLICO:
Il pubblico impiego è definibile come il rapporto di lavoro in cui una persona fisica mette volontariamente la propria attività, in modo continuativo e dietro corresponsione della retribuzione, al servizio dello Stato o di un ente pubblico non economico.
Il pubblico impiego è quindi il rapporto di lavoro che si instaura tra un lavoratore e una pubblica amministrazione. Esso è disciplinato in maniera diversa rispetto all'impiego privato in ragione della particolare natura del datore di lavoro e degli interessi pubblici in gioco, tanto che la stessa Costituzione gli dedica diversi specifici articoli. Nel tempo, le differenze di disciplina si sono attenuate a seguito di un processo di privatizzazione che si è esteso per diversi anni e che ha avvicinato molto l'impiego pubblico all'impiego privato, pur mantenendo inalterate alcune significative differenze.

LAVORO PRIVATO:
Il lavoro autonomo è la forma di lavoro svolta da un tipo di lavoratore previsto dal diritto del lavoro italiano, definito dall'art. 2222 del codice civile italiano come colui che si obblighi a compiere, a prezzo di un corrispettivo, un'opera o un servizio con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti di un committente. Esso identifica dunque l'attività di lavoro dei liberi professionisti e dei lavoratori autonomi manuali, con esclusione delle figure imprenditoriali, e necessita dell'apertura di partita IVA.

TERZO SETTORE:
Il significato del terzo settore viene a ricomprendere una realtà molto vasta, a cui afferiscono, per esempio, associazioni di volontariato e servizio civile, imprese sociali, ex Onlus. Vi rientrano, in generale, quegli enti che perseguono finalità solidaristiche o sociali senza scopo di lucro.
Il terzo settore viene a costituire un altro ordine o classe rispetto alla sfera dello Stato e della pubblica amministrazione (primo settore) e a quella del mercato e delle imprese (secondo settore). Il significato del terzo settore è lo stesso di ciò che viene indicato come no profit.

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Re: Compito per martedì 15

di giulia antonicelli -
Lavoro pubblico 
 
Il lavoro pubblico o pubblico impiego è il rapporto di lavoro che si instaura tra un lavoratore e una pubblica amministrazione. Si configura come un rapporto volontario dove la persona fisica si mette a servizio dello Stato o di un ente pubblico. 
 
 
Lavoro privato 
 
Il lavoro autonomo o privato definisce lavoratore autonomo la persona che si impegna, in cambio di una somma di denaro, a svolgere dei servizi in favore di un ente privato. 
 
Terzo settore
 
Per terzo settore si intende l'insieme di attività produttive che non rientrano né nella sfera dell'impresa capitalistica tradizionale (poiché non ricercano un profitto), né in quella delle ordinarie amministrazioni pubbliche (in quanto si tratta di attività di proprietà privata).
In questa categoria rientrano, in generale, quegli enti che perseguono finalità solidaristiche o sociali senza scopo di lucro.
In riposta a Anna SALERNI

Re: Compito per martedì 15

di angelica marino -

 

Il pubblico impiego: definizione

 

Il pubblico impiego è il rapporto di lavoro che si instaura tra un lavoratore e una pubblica amministrazione. Esso è disciplinato in maniera peculiare rispetto all'impiego privato in ragione della particolare natura del datore di lavoro e degli interessi pubblici in gioco, tanto che la stessa Costituzione gli dedica diversi specifici articoli.

Nel tempo, le differenze di disciplina si sono attenuate a seguito di un processo di privatizzazione che si è esteso per diversi anni e che ha avvicinato molto l'impiego pubblico all'impiego privato, pur mantenendo inalterate alcune significative differenze.

Cosa si intende per pubblico impiego

 

Come detto, con il termine pubblico impiego si fa riferimento al rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.

Va a questo punto chiarito che per pubbliche amministrazioni si intendono, sostanzialmente:

• le amministrazioni statali,
• le regioni, le province e i comuni,
• le comunità montane e i loro consorzi e associazioni,
• le istituzioni universitarie,
• gli istituti autonomi case popolari,
• le camere di commercio, industria, artigianato, agricoltura e le loro associazioni,
• gli enti pubblici non economici nazionali,
• le aziende e gli enti del servizio sanitario nazionale,
• gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali,
• l'agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni,
• le agenzie pubbliche. 

 

Pubblico impiego: la disciplina

 

Per lungo tempo, il pubblico impiego era disciplinato esclusivamente attraverso norme di diritto pubblico. A seguito della cd. privatizzazione, tuttavia, questo tipo di rapporto di lavoro è oggi regolato, in prevalenza, dalle norme del codice civile e da tutte le norme sul lavoro subordinato, con qualche eccezione, come ad esempio quelle in tema di mobilità e mutamento di mansioni previste dal decreto legislativo numero 165/2001.

Le modalità di accesso al lavoro: per espressa previsione costituzionale, infatti, ancora oggi al pubblico impiego si accede esclusivamente mediante concorso (art. 97 Cost.).

In ogni caso, il rapporto di lavoro alle dipendenze della pubblica amministrazione si configura come un rapporto volontario, in quanto per la sua costituzione è richiesta la volontà dei due soggetti coinvolti: la pubblica amministrazione e il dipendente.

È inoltre un rapporto strettamente personale, in ragione delle capacità intellettive e delle abilità tecniche richieste al lavoratore e della fiducia che l'ente deve avere nei confronti del proprio dipendente. Si tratta, insomma, di un rapporto costituito "intuitu personae".

Il rapporto, poi, deve basarsi su un nesso sinallagmatico: la prestazione lavorativa e la retribuzione devono essere legate far loro da un rapporto di reciprocità.

La circostanza che la prestazione lavorativa sia svolta alle dipendenze della pubblica amministrazione, fa sì che un'ulteriore caratteristica del rapporto sia quella della subordinazione

 

 

Il lavoro subordinato

 

Il codice civile non contiene una definizione di lavoro subordinato. La dottrina deduce i suoi caratteri essenziali dall'art. 2094 c.c., il quale fornisce la qualificazione di prestatore di lavoro subordinato. Dall'analisi attenta e attuale della suddetta norma, anche alla luce dell'evoluzione giurisprudenziale, si ricava che può essere definito prestatore di lavoro subordinato colui che presta la propria attività lavorativa, a fronte della corresponsione di una retribuzione, alle dipendenze e sotto la direzione di un datore di lavoro privato. Il lavoratore subordinato, pertanto, deve eseguire la prestazione, pur nell'ambito di una minima capacità organizzativa autonoma che di fatto detiene, seguendo le direttive e le indicazioni imposte dal datore di lavoro.

Altro carattere che individua e distingue un rapporto di lavoro subordinato è l'assunzione del rischio imprenditoriale in capo al datore di lavoro. Il lavoratore, infatti, è tenuto ad eseguire una serie di attività, inerenti le mansioni a lui attribuite, alle dipendenze di un altro soggetto su cui ricadono sia i frutti dell'attività lavorativa che il rischio economico connesso ad essa.

Ultimo carattere distintivo è l'onerosità della prestazione. L'obbligazione lavorativa è assunta dal prestatore mediante retribuzione ossia a fronte di un corrispettivo che il datore è tenuto a versare. In caso contrario l'attività svolta dal lavoratore andrebbe associata ad un rapporto “affectionis velbenevolentiae causa” dove la gratuità della prestazione sarebbe dovuta ad un fine ideale o religioso. In questa eventualità sarà onere del beneficiario della prestazione dimostrarne in modo rigoroso il suddetto scopo.

Il rapporto di lavoro subordinato è regolato da un contratto il cui contenuto non è però totalmente rimesso alla discrezionale volontà delle parti, ma sostanzialmente imposto dal codice civile, dalla legislatura speciale e dai Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. La motivazione di tale deroga rispetto alla disciplina comune del contratto è data proprio dalla posizione di subordinazione a cui è soggetto il lavoratore, il quale si trova in una posizione di inferiorità contrattuale rispetto al datore di lavoro. Da qui la necessità di predisporre una tutela forte a favore del prestatore subordinato.

Il Terzo settore

 

 

Insieme di organizzazioni private volte alla produzione di beni pubblici a valenza collettiva. Si basa sui principi di eguaglianza, solidarietà, partecipazione e mobilitazione dei soggetti interessati. Si caratterizza per la presenza di volontari, per l'assenza di scopo di lucro e per la produzione di un bene relazionale, per la cui realizzazione è necessaria la collaborazione tra chi lo offre e chi lo riceve. Il terzo settore comprende: organizzazioni di volontariato, fondazioni, O.N.G., cooperative sociali. Con il terzo settore si cerca di superare la logica del Welfare State, applicando ai servizi socio-assistenziali criteri di efficacia, efficienza ed economicità. Obiettivi principali sono la qualità, sebbene le prestazioni siano a carattere volontario, e l'ottimizzazione delle risorse. L'utente non è soggetto passivo, ma va ricercato il suo consenso in quanto diviene una sorta di consumatore.

In riposta a Anna SALERNI

Re: Compito per martedì 15

di flavia dominici -

Per lavoro pubblico, così come esplicitato dal decreto, si intendono tutte le amministrazioni dello Stato (istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni...)

Dell’ art.36 viene sottolineato che le pubbliche amministrazioni assumono esclusivamente con contratti di lavoro subordinato a tempo indeterminato e dell’art. 35  ci dice che l’assunzione nelle amministrazioni pubbliche avviene con contratto individuale di lavoro,tramite procedure selettive.

Per cui l'assunzione negli enti pubblici avviene normalmente mediante concorso pubblico.

I concorsi pubblici sono di diverso tipo:

  • Concorso pubblico per esami: l'assunzione avviene dopo che i candidati hanno sostenuto e superato una o più prove.
  • Concorso pubblico per titoli: in questo caso le persone non devono partecipare ad alcuna prova di selezione, ma solo presentare i titoli elencati nel bando; in base ad essi viene poi elaborata una graduatoria che stabilisce l'ordine di assunzione.
  • Concorso pubblico per titoli ed esami: in questo caso nella selezione dei candidati sono adottati entrambi i criteri precedentemente illustrati. Quindi, nella compilazione delle graduatorie definitive, si terrà conto sia degli esiti degli esami sostenuti che dei titoli posseduti e della valutazione degli stessi.

 

 

Per lavoro privato, si intendono coloro che si impegnano, per effetto di un contratto e in cambio di una retribuzione, a prestare il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione di un soggetto detto “datore di lavoro”.

Il datore di lavoro impartisce le istruzioni al dipendente, gli fornisce le materie prime e gli strumenti necessari allo svolgimento della prestazione lavorativa.

 

 

Il terzo settore costituisce un altro ordine o classe rispetto alla sfera dello Stato e della pubblica amministrazione (primo settore) e a quella del mercato e delle imprese (secondo settore). Ecco che il significato del terzo settore è lo stesso di ciò che viene indicato come no profit.

Possono essere considerati enti del terzo settore, secondo l’ultima riforma (art. 5, c. 1, D.Lgs. 177/2017):

        

 

  • organizzazioni di volontariato.
  • di promozione sociale (il loro fine è quello di svolgere attività di utilitàsociale a favore di associati o terzi, senza finalità di lucro.
  • enti filantropici (il loro fine è quello di erogare denaro, beni o servizi, anche di investimento, a sostegno di categorie di persone svantaggiate o di attività di interesse generale.
  • imprese sociali (è un’organizzazione privata che esercita un’attività economica di utilità sociale.
In riposta a flavia dominici

Re: Compito per martedì 15

di sarah nicotra -

Il lavoro pubblico, o pubblico impiego è definibile come il rapporto di lavoro in cui una persona fisica mette volontariamente la propria attività in modo continuativo e in cambio di un corrispettivo al servizio della Stato o di un ente pubblico.

Per lavoro privato o autonomo si intende il lavoro che una persona fisica svolge attraverso la propria attività in cambio di un corrispettivo per un ente privato, datore di lavoro.

La definizione di terzo settore può essere rintracciata nella legge delega 106/2016 (art. 1 c.1):                                                " Per terzo settore si intende il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale e che, in attuazione del principio di sussidiarietá e in coerenza con i rispettivi statuti o atti costitutivi, promuovono e realizzano attività di interessi generale mediante forme di azione volontaria e gratuita o di mutualitá o di produzione e scambio di beni e servizi."