Il video si apre presentando una famiglia che mangia seduta ad un tavolo.
Nella scena sono presenti quattro soggetti: i due genitori e i due figli.
La scena evidenzia i genitori che fissano il bambino (uno dei due figli) mentre beve, ed egli sentendosi osservato chiede cosa abbia fatto.
Il padre risponde evidenziando un qualcosa fatto in precedenza (e non in quel momento).
Allora il bambino chiede spiegazioni: “che ho fatto?”, come per provocare il dire del padre.
Il padre distoglie lo sguardo e torna a mangiare senza dire nulla, con fare autoritario.
Dopo ciò, interviene la madre che dice al bambino “non lo sai cosa hai fatto?”, come se la risposta la sapesse già.
- Il bambino risponde che non lo sa con atteggiamento di sfida (infatti dice un “no” secco e poi di nuovo “no” come a confermare).
- La madre, a questa reazione, interviene minacciando il bambino con “la prossima volta te lo facciamo capire con uno schiaffone” e il padre accompagna il dire della madre con “se continui a fare lo stupido”, come a confermare quanto detto dalla madre.
Ma a quanto si può notare, il bambino è disinteressato e sta zitto; infatti, non risponde a queste minacce facendo un semplice cenno con la testa e rimettendosi a bere.
Interviene pochi secondi dopo la sorella più piccola in difesa del fratello, e sembra preoccupata di quanto detto dai genitori: “non si dice così al fratellino!”.
La bambina interviene dicendo a tutti (guarda a tutti nel tavolo) che quanto detto dai genitori non si dice e che gliel’ha spiegato la nonna.
La mamma ribadisce il perché della sgridata, ma la bambina empatizza con il fratello e cerca di spiegargli (al fratello) come bere in modo corretto.
La mamma allora acconsente quanto detto dalla bambina “e spiegaglielo”.
Alla conclusione della spiegazione la bambina chiede “hai capito?” e il bambino sembra aver compreso in quanto fa cenno di sì con la testa.