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Definizione delle funzioni e del ruolo dell’educatore professionale socio-pedagagico in ambito sanitario

Definizione delle funzioni e del ruolo dell’educatore professionale socio-pedagagico in ambito sanitario

di ANNA Salerni -
Numero di risposte: 1

Il 27 ottobre 2021 è stato firmato da parte del Ministro della Salute Roberto Speranza e della Ministra dell’Università Maria Cristina Messa il Decreto che finalmente colma lo spazio interpretativo lasciato aperto dal comma 517 della L. 145/2018 definendo le funzioni e il ruolo degli Educatori Socio Pedagogici che operano nei presidi sociosanitari e della salute come previsto dall’articolo 33bis del D.L. 104 del 14 agosto 2020 ( https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2020/10/13/20A05541/sg).

 

Le funzioni dell’educatore professionale socio-pedagogico, come stabilisce l’articolo 3 del Decreto: “sono identificabili all’interno della promozione della prospettiva pedagogico-educativa, con azioni volte a evitare o comunque a contenere le difficoltà educativo-relazionali e le povertà educative, nonché con la costruzione di percorsi formativi per il potenziamento della crescita pedagogico-educativa e dei progetti volti alla promozione del benessere individuale e sociale, in ogni caso con riferimento agli apprendimenti estrinseci nell’ambito patologico e riabilitativo. Tali attività sono svolte in collaborazione con altre figure professionali”.

Qui il decreto


In riposta a ANNA Salerni

Ri: Definizione delle funzioni e del ruolo dell’educatore professionale socio-pedagagico in ambito sanitario

di ANNA Salerni -

Per approfondire 

Educatori socio-pedagogici: firmato il decreto per gli ambiti della salute

di  Vanna Iori  02 novembre 2021


Su Vita è stato pubblicato il commento di Vanna Iori al D.M. del 27 ottobre 2021  che stabilisce ruolo e funzioni dell’educatore professionale socio pedagogico nell’ambito dei presidi socio-assistenziali, sociosanitari e della salute. Il provvedimento, atteso da tempo, risponde alla necessità di chiarire le funzioni di tale figura professionale nell’ambito sanitario e colma un vuoto normativo che metteva a rischio attività professionali di grande rilievo, fondamentali per contribuire alla gestione di alcuni servizi, come quelli delle RSA. Gli educatori hanno fortemente sostenuto il provvedimento, anche per facilitare sinergie che valorizzino tutte le competenze professionali presenti nel suddetto ambito.