Il testo di Dewey mi ha portato a riflettere sul ruolo e le funzioni dell'educatore. L'autore parlando delle condizioni necessarie per la costruzione dell'educazione individua due principi: il principio di continuità, secondo cui ogni esperienza è frutto dell'esperienza passata e influenza quella futura e il principio di crescita secondo cui l'educazione è davvero efficace nel momento in cui l'individuo acquisisce capacità di interagire positivamente con il mondo. Secondo Dewey all'educatore spetta la responsabilità di creare le condizioni per un genere di esperienza presente che abbia un effetto favorevole sul futuro. L'educatore descritto è un educatore attivo attento alle inclinazioni dell'educando, in modo tale di individuare ciò che aiuta e ciò che ostacola la crescita dell'educando. La domanda che mi sono posta è la seguente: nelle nostre società attuali, caratterizzate dall'incertezza e da continue innovazioni, come può l'educatore orientare il giovane verso la crescita e la maturazione?