The wall

The wall

by Pietro Lucisano -
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The Wall è un album dei Pink Floyd uscito nel 1199,in cui il concetto dell'educazione scolastica e l'educazione alla vita sono alla base. 

Tutto l'album non è altro che il racconto della vita di Pink, che percorre il suo romanzo di deformazione/ ricostruzione attraverso i brani della band. É un bambino costretto in un sistema educativo che produce menti standardizzate e conformi e che tratta i giovani come tasselli inanimati. "Another brick in the wall" è c è il brano più famoso è più significativo. Per Roger Waters i due brani (parte 1 e 2) sono riferiti a quei cattivi insegnanti che continuamente annientano l'autostima dei loro studenti, a quelli che non li incoraggiano e che semplicemente cercano di schiacciarli e umiliarmi, per forzarli nella forma giusta e renderli adeguati. Pink ritrae un sistema che deride e PRIVA DI INDIVIDUALITÀ, trasformando ragazzi in oggetti senza voce che si rifugiano dietro un muro di insicurezza.

L'insegnante non insegna come affrontare la vita, ma è un tiranno che ti distrugge, un mostro anziano con la testa di martello.

Suoni di elicottero e voci confuse di bambini aprono il pezzo, come in uno stato perenne di guerra. E poi il coro:

"We don't need no education

We don't need no thought control

No dark sarcasm in the classroom

Teacher leave them kids alone

Hey! Teacher! Leave them kids alone! 

All in all it's just another brick in the wall

All in all you're just another brick in the wall"

'WE DON'T NEED NO EDUCATION' suggerisce con la doppia negazione che sì, l'istruzione è una buona cosa per lo sviluppo dell'individuo, ma c'è educazione e educazione, e quella di The Wall è sbagliata.

È come se Waters dicesse: "non abbiamo bisogno di questo tipo di educazione, ma di una che privilegi l'originalità e la fantasia personali".

Le minacce dell'insegnante chiudono il pezzo e richiamano all'ordine il gruppo di ragazzini che gridano nel cortile.


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Re: The wall

by valentina della porta -

grazie ..non conoscevo la storia del disco. e nemmeno il video in realtà. la canzone si ma non conoscendo l inglese non credevo avesse un messaggio cosi forte. e che condivido appieno. 

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Re: The wall

by francesco luciano -

Molti affermano la finitezza dell'immagine, forte, del tritacarne in cui cadono gli studenti. Quasi come se in quel momento lo studente fosse eliminato.

Penso, invece, che è come se diventassero argilla pronta a diventare un another brick in the wall, un altro mattone nel muro. Non terminano la loro vita, ma sono trasformati. Modellati dagli insegnanti dalla testa a martello, che battono sull'incudine delle loro menti per cambiarli in qualcosa di utile per i loro scopi. E il muro continua a crescere, mattone dopo mattone.

Cavolo, il messaggio è trasversale: attraversa le epoche, i contesti, le nazioni.

Quando è diventata questo l'educazione? Quando si è iniziato ad appiattire, martellare, omologare gli esseri umani? Si, perché prima di essere studenti è questo che siamo: persone.

Ne esce una fotografia, purtroppo, molto vicina alla realtà.

La solitudine del ragazzo seduto al banco, la stessa vista anche nelle nostre esercitazioni; la marcia del treno che porta tutti verso una catena di montaggio in cui ognuno perde la propria identità; i volti senza forma; le vessazioni che diventano addirittura fisiche; il tritacarne che macina anche l'ultimo residuo di personalità, di unicità. La caleidoscopicità della realtà che scompare in un macinato uniforme.

E mi torna in mente una canzone...

Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza.

Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita.

Giro giro tondo cambia il mondo.

Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l'unica cosa sicura è tenerli lontano
dalla nostra cultura.

Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto, al teatro
alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un'antica speranza.

Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all'amore il resto è niente.

Giro giro tondo cambia il mondo.
Giro giro tondo cambia il mondo.

___

E il mondo cambia se saremo capaci di aiutare ad abbatterlo quel muro, come nel finale del video dei Pink Floyd in cui gli studenti si ribellano, smettendola di continuare ad innalzarlo. Perché l'errore madornale sarebbe trasformarsi in insegnanti "martello", uscire da quel tritacarne e diventare un another brick in the wall. Invece, l'aspirazione massima dovrebbe consistere nell'essere l'another crack in the wall: la crepa da cui far entrare luce e aria fresca, fino a far cadere il muro.