The Wall è un album dei Pink Floyd uscito nel 1199,in cui il concetto dell'educazione scolastica e l'educazione alla vita sono alla base.
Tutto l'album non è altro che il racconto della vita di Pink, che percorre il suo romanzo di deformazione/ ricostruzione attraverso i brani della band. É un bambino costretto in un sistema educativo che produce menti standardizzate e conformi e che tratta i giovani come tasselli inanimati. "Another brick in the wall" è c è il brano più famoso è più significativo. Per Roger Waters i due brani (parte 1 e 2) sono riferiti a quei cattivi insegnanti che continuamente annientano l'autostima dei loro studenti, a quelli che non li incoraggiano e che semplicemente cercano di schiacciarli e umiliarmi, per forzarli nella forma giusta e renderli adeguati. Pink ritrae un sistema che deride e PRIVA DI INDIVIDUALITÀ, trasformando ragazzi in oggetti senza voce che si rifugiano dietro un muro di insicurezza.
L'insegnante non insegna come affrontare la vita, ma è un tiranno che ti distrugge, un mostro anziano con la testa di martello.
Suoni di elicottero e voci confuse di bambini aprono il pezzo, come in uno stato perenne di guerra. E poi il coro:
"We don't need no education
We don't need no thought control
No dark sarcasm in the classroom
Teacher leave them kids alone
Hey! Teacher! Leave them kids alone!
All in all it's just another brick in the wall
All in all you're just another brick in the wall"
'WE DON'T NEED NO EDUCATION' suggerisce con la doppia negazione che sì, l'istruzione è una buona cosa per lo sviluppo dell'individuo, ma c'è educazione e educazione, e quella di The Wall è sbagliata.
È come se Waters dicesse: "non abbiamo bisogno di questo tipo di educazione, ma di una che privilegi l'originalità e la fantasia personali".
Le minacce dell'insegnante chiudono il pezzo e richiamano all'ordine il gruppo di ragazzini che gridano nel cortile.