Buongiorno,
Se qualcuno di voi ha già fatto l'esame, potrebbe condividere argomenti e tipologia delle domande?
Grazie mille
sarebbe stato un bellissimo esame orale.
si prestava proprio.
peccato.
Vero, Virginia, sono d'accordo con te. Di man in mano che affronto i materiali, soprattutto quelli sul Frankenstein, mi accorgo di come certi argomenti mi tocchino da vicino.
Ciao
l'ho fatto la volta scorsa, vado un po' a memoria quindi non sarò molto preciso: in tutto c'erano circa 15 domande su Dewey, una decina su Frankestein di Meireau, e il rimanente sul manuale. Le risposte erano 4, una era decisamente sballata, e oltre quella giusta c'era sempre almeno una che assomigliava quella giusta. Non ci sono penalità, un punto per domanda giusta e 0 per domanda sbagliata.
Se ti studi l'introduzione che ha scritto su Frankenstein, e ascolti bene le lezioni relative, su questo argomento dovrebbe essere sufficiente. Per Dewey bisogna leggere molto bene i testi che il prof. ha messo on line, e ascoltare le lezioni relative, ma soprattutto leggere bene i testi.
Sul manuale è bene sapere i tipi di prove, le varie scale di valutazione, il design sperimentale, i vari tipi di campionamento. Alcune domande di cui ricordo l'argomento: una domanda faceva vedere una tabella con vari dati riportati, e chiedeva che tipo di campionamento era. In un'altra dava la formula di un indice e chiedeva quale indice fosse (era quello di facilità). in un'altra chiedeva invece cos'era la distribuzione pentenaria e dovevi scegliere tra varie risposte. In una chiedeva cos'era il codebook. In un'altra quando si poteva definire affidabile uno strumento di misura.
Insomma il manuale va almeno "frequentato" per arrivare a dare un po di risposte. Non bisogna entrarci in profondità ma piuttosto per ogni argomento vedere quelle info di cui ha appena accennato a lezione. Attenzione, il fatto che a lezione su un argomento ci sia passato su velocemente infatti non significa che non ti ritrovi la domanda specifica nel questionario.
Spero vi sia d'aiuto.
Gaetano
Grazie Gaetano, molto utili le tue informazioni.
interessante,
mi occupo di statistica per ricerca, quindi cercavo di dedurre qualcosa sul peso dei vari argomenti dai risultati delle prove precedenti.
In effetti, nei casi in cui la parte del metodo ha ricevuto basso punteggio (tipo il 20%) e le altre benino, non si andava a grandi valori.
Quindi il manuale conta più delle altre due parti.
Io, in tutta franchezza, il manuale non lo comprerò a questa prima tornata, se bocciata chiaramente lo ricomprerò.
Non ho fisicamente il tempo anche per studiarmi "ora" il manuale, certamente in seguito questi testi e anche altri entreranno a far parte della mia biblioteca per ora mi farò bastare le lezioni e il materiale.
Sperando che quei quattro rudimenti di metodologia sperimentale che ho possano colmare questa mancanza.
Spero anche che, le parti di manuale trattate nelle lezioni siano quantomeno sufficienti per chi voglia ottenere un livello almeno sufficiente su quella parte.
Perché se il 90% delle domande è su argomenti non trattati a lezione, mi pare pedagogicamente come l'insegnante che cerca di cogliere in tranello gli studenti spiegando a lezione tutta una roba e poi chiedendo nelle verifiche tutt'altro perché "ehhh ma voi dovete imparare a studiare nei libri" ))))
(che poi consigliare di comprare i propri libri è sempre così poco... non so..).
Comunque, vedremo.
Anche per il prossimo esame, l'unico che non potrò seguire né telematicamente, né fisicamente dei 4, ho sborsato un centinaio di euro per i libri di testo (anche lì tutti dei professori del corso... che insomma... dai).
La domanda è: formare insegnanti preparati o vendere i propri libri di testo?
vuoi che so bene come si fa un campionamento? non mi dici di comprare il tuo libro, nel programma mi scrivi:
- blocchi randomizzati
-etc etc
e io mi trovo le nozioni dove mi pare, sui libri che ho etc.
ma se tu mi dici tre nozioni e consigli il tuo testo senza che io sappia dove andrai a parare...
boh..
io coi miei studenti non lo farei mai.
ecco.
vogliamo formarli o vendere?
ciao Virginia
sono d'accordo con te, la risposta alla tua domanda (retorica...) finale è appunto la seconda che hai detto.
probabilmente essendo tu ferrata in statistica ce la puoi fare anche senza il libro di testo. Stai attenta solo alle domande di cui tu hai conoscenza diretta, perché le risposte sono formulate con almeno una risposta sbagliata che però è subdolamente plausibile.
in bocca al lupo!!
Gaetano
personalmente di questo esame amo molto tutta la parte che mi è ignota.
Quindi sicuramente tutta la storia dietro la pedagogia, che vorrei approfondire successivamente molto di più.
Amo molto anche tutti gli spunti di riflessione sia di Frankenstein e tutti gli altri miti di fabbricazione, sui quali però mi ero già interrogata per un percorso mio personale sulla letteratura della pedagogia nera.
Mi sono piaciute tantissimo le lezioni fatte dalle colleghe del professore, la prima è stata spiegata un po' peggio, (quella sul benessere degli studenti) ci sono cose buttate un po' lì ma spiegate sul malino, ad esempio, le tabelle sulle significatività dei dati post F non sono assolutamente comprensibili guardandole dalle dispense o sulla base della spiegazione.
E se qualcosa ho imparato è, che se devi presentare qualcosa che comunque non è sufficientemente spiegato, tale da non farlo capire, meglio ometterlo.
Invece mi sono piaciute fino alla commozione le ricerche delle ultime due colleghe, quella teen's voice (da pelle d'oca) e quella sulla storia dell'inclusione mi ha fatto piangere in ufficio e dovevo nascondermi dietro al monitor perché mi sentivo una scema a lavoro.
Concordo che la parola "sperimentale" significhi un approccio quantitativo alla questione educativa.
Ma nessun insegnante per quanto col piglio della ricerca, come nel mio caso, applicherebbe una metodologia sperimentale di quel calibro nella sua formazione.
Al massimo, può, e sarebbe auspicabile una collaborazione con l'Università per progetti di ricerca su dati reali, una formazione su casi specifici, veri, come dice Dewey, attinenti ai tuoi problemi reali, sennò... volano via come le lucciole.
Ma focalizzarci in modo preponderante tutto il corso... non lo so. Avrei preferito, che ci fornisse una carrellata di studi pubblicati in cui si dimostravano come alcuni popular beliefs su alcune pratiche educative fossero state smentite dall'evidence based. Me le sarei lette avidamente.
Ma pretendere da ogni insegnante che sia anche un piccolo statistico multivariato... boh
comunque vabbè...
mal che vada comprerò sto manuale del mistero.
Altra cosa, trovo sia utile con un programma così variegato, pubblicare i vecchi appelli.
Non è un esame che si presta benissimo alle domande multiple, è più naturalmente vocato per l'orale. Quindi, pubblicare i vecchi appelli ci avrebbe certamente aiutato a capire se stessimo deragliando nella nostra preparazione o se fossimo sul path corretto.
Avessi vent'anni.. un giro in più me lo farei anche... ma a quaranta, con queste simpatiche trovate della 107...
beh...
ok... fine dello spot sindacalista. che neppure sono.
So che per l'esame saremo divisi in turni: sapreste dirmi se comunque sarà per tutti lo stesso giorno?
il professor Lucisano ha pubblicato i turni su questo portale
Il primo turno è alle 11:30 giusto?
Qualcuno conosce quali sono i termini di scadenza per la prenotazione degli esami, quindi entro quanti giorni prima della data d'esame va pagato il bollettino per l'iscrizione all'esame? Gazie
alle 9!!
fino al 207esimo prenotato
Grazie!
Io ho dato un po' un'occhiata alle lezioni e al materiale che il prof ha messo on line e sembrerebbe che del manuale abbia trattato solo i primi 3 cap, all'esame c'erano domande anche sugli altri cap?
da qualche parte, ma non chiedermi dove,
mi pare di aver letto che avrebbe trattato solo i primi tre capitoli.
Ma questo è quello che più contesto di questo corso.
Voglio un programma dettagliato.
non un manuale consigliato.
di statistica poi...
Attenzione! Il manuale deve essere studiato nella sua interezza, non solo i primi tre capitoli! Per esempio sono state fatte domande sui codebook e questi sono descritti nel capitolo 5 del manuale.
grazie mille!!!
Rosaria, una domanda..
nel capitolo (non ho comprato il libro, per questo primo appello) nella parte dell'analisi dei dati...
che tipi di analisi ci sono?
specie le multivariate...
(tipo analisi delle componenti principali, analisi canoniche, GLM e roba simile)
Virginia,
nel capitolo 5 si tratta della codifica e analisi dei dati, quindi:
la costruzione dei codebook, la costruzione della matrice dati, l'immissione e la pulizia dei dati, la descrizione delle variabili, l'analisi che prevede la costruzine delle liste di frequenze, misure di tendenza centrale e di variazione (media, mediana, moda e percentili, il campo di variazione, la differenza interquartile e la deviazione standard), test parametrici/non parametrici.
A cosa serve la statistica quando abbiamo già capito (ed è stato
anche dimostrato) che perfino i test come per esempio l'IQ Test sono
inutili???
per esempio a fare statistiche che valutino
l’effettiva validita dei test somministrati
così da avere letteratura forte per abolirli.
nel capitolo delle “riflessioni”
Visalberghi con il concetto di “misura” della misura,
intesa come morigeratezza, lo ha spiegato
perfettamente.
la statistica è una scienza artigiana,
non va fatta tanto per o un tanto al chilo,
ti permette di poter valutare se quello che ti hanno imposto
ha un senso.
ti permette di discernere tra notizie che vale
la pena leggere e altre che sono fondate sulla fuffa.
la statistica non è: l’insegnamento
è uno degli strumenti nella sacca degli
operatori dell’insegnamento.
e di qualunque scienza
il problema è che tu stai esprimendo una tua opinione.
ma puoi affermare su che basi che la tua opinione
sia vera?
la scienza non si basa su opinioni.
le opinioni vanno verificate sperimentalmente.
altrimenti chiunque può arrivare a scuola e proporre
un suo personalissimo opinabile metodo edicativo.
ma io, te, siamo n=1
e quindi la nostra opinione non ha un peso rilevante.
una metodologia a scuola, ha una parte certamente
basata sulle proprie percezioni,
ma si spera che il grosso sia scevro dalla tua persona
es. se correggo un testo io e lo correggi tu
daremo certamente un voto diverso.
con una metodologia meno soggettiva
e più “metodica” riusciamo ad avere valutazioni
più obiettive.
infine, tu, io, potremmo fare progetti, diventare
dirigenti scolastici, dover essere chiamati a valutare
l’operato nostro o di altri insegnanti.
oppure collaborare alla stesura delle misure
di valutazione della scuola.
o opporci ad esse.
il non sapere come funzionano queste cose
ci lascia all’oscuro e quindi non siamo neppure
in grado di valutarle.
però siamo chiamati a votare i politici
i programmi per la scuola che propongono
le valutazioni e i controlli che impongono.
come fai a votare se nemmeno da addetto ai lavori
hai un’idea di cosa stiamo parlando?
sopra parli anche di statistica come studi di fattibilità.
beh...
nella scuola sono fondamentali.
progetti, richiesta fondi, programmazione,
attività a interclasse
ma anche quello che proponi agli studenti
del tutto speciali che hai quell'anno
in quella classe.
non sono studi di fattibilità?
Tu hai ragione...fino a un certo punto...il motivo per cui io NON voto (MAI votato in vita mia...MAI voterò!!!) è lo stesso motivo che mi spinge a NON fare statistiche nella MIA scuola e nella MIA classe!!! I MIEI studenti sono mezzo geni...proprio come me...e un giorno mi supereranno proprio perché io NON faccio statistiche...nemmeno per quelli "speciali"!!! Sono stufo di proporre progetti in un sistema che NON funziona né funzionerà MAI!!! Stufo di proporre bellissimi progetti che nessuno vuole vedere materializzarsi e realizzarsi!!! Stufo di questa scuola che cade a pezzi in un sistema terremotato e marcio!!! Ecco perché ho aperto la MIA scuola in un altro paese!!! Perché è questa la REALTÀ di questo paese!!! Di certo non per colpa né per merito delle statistiche!!! Ho dedicato più della metà della mia vita a educare i giovani di questo paese e questo sistema NON mi considera affatto...nemmeno si accorge della mia esistenza, del mio impegno, della mia passione e della mia dedizione!!! Fossi stato in un altro paese, sarei stato professore emerito accademico honoris causa con una cattedra universitaria tutta mia e il capo di qualche dipartimento di linguistica!!!
Vogliamo parlare ancora di statistiche??? Ma per piacere!!!
In bocca al lupo con le statistiche!!! Quando fra circa 2 millenni riuscirete a cambiare la scuola e il sistema in questo paese, fatemi un fischio...tornerò subito!!! Io ci ho provato ma mi sono accorto che stavo combattendo contro i mulini a vento e gli extraterrestri scesi da Pluto!!! La vedo molto dura però...
le statistiche servono solo per descrivere la realtà, in modo molto approssimato, spesso l'italiano medio neanche esiste nella realtà, ma per cambiarla serve ben altro e nessuno è così ingenuo da pensare che si possa cambiare la realtà con le statistiche
beh.. che manicheismo
io mi accontento di crearmi un database di domande in cui magari pondero bene facilità, difficoltà, distrattori
magari me lo scambio con altri insegnanti, magari lavoriamo collegialmente a crearne di interessanti, magari ci facciamo delle statistiche per vedere come sono cambiati i ragazzi negli anni su quelle domande...
sarà che sono curiosa
Mi dispiace veramente. Torno a ripetere: io non faccio statistiche! Ma se devo dare una mano a chi di statistiche si occupa, lo faccio volentieri! Anzi, visto che tutta la didattica e tutta la pedagogia e l'istruzione si basano sul concetto di "conoscenze", sarei lieto di far capire a chiunque quanto questo sia sbagliato e di aiutare chiunque a capire che bisogna svoltare e indirizzare la nostra attenzione verso il concetti di "competenze" e "lifelong learning/continuing education"! Da questo punto di vista credo che il mio contributo possa essere d'aiuto a molte persone.
Un saluto,
Nick