Traslocazione rinoceronti

Traslocazione rinoceronti

di aurelia sebastiani -
Numero di risposte: 1

Buonasera,

per chi fosse curioso ho trovato l'articolo che mette a confronto la posizione "sdraiata" con quella a "testa in giù" dei rinoceronti durante le traslocazioni, in particolar modo si concentra sui livelli di ossigeno nel sangue dell'individuo. I risultati non mostrano una sostanziale differenza per quanto riguarda il breve periodo però è da tenere conto che l'impact factor della rivista non è alto. 

Nonostante ciò ve lo condivido ugualmente ritenendolo comunque interessante.

https://doi.org/10.7589/2019-08-202

In riposta a aurelia sebastiani

Re: Traslocazione rinoceronti

di PAOLO CIUCCI -

Ottimo Aurelia, sempre verificare le fonti e avere il giusto senso critico! Grazie del link, sono sicuro che in molti andremo a verificare.  Mi verrebbe inoltre da commentare che il livello d'ossigeno nel sangue è un indicatore di 'benessere' fisiologico, ma sicuramente non è l'unico (hanno pensato per esempio alla pressione del sangue nel cervello?) e non necessariamente la fisiologia è l'unica dimensione da considerare (immagino il lavoro sia stato fatto da veterinari...). A me non piacerebbe essere trasportato in quella maniera a testa in giù anche se l'ossigenazioe del sangue fosse ottimale! 

Ne approfitto per sottolineare che l'IF di un journal, sebbene sia un indicatore importante, soffre di alcuni bias e non sempre quindi un IF basso è indice di lavori poco attendibili. In sostanza, l'IF è anche molto indicazine della 'popolarità' di un argomento, o di una specie, motivo per cui ricercatori che producono scienza di elevato livello ma su argomenti poco o affatto popolari pubblicano su journal con un IF relativamente basso. Oppure ricercatori che lavorano su gruppi poco noti o su journal che sono specifici per un solo ordine (p. es., chirotteri) o addirittura genere (p. es. Ursus, Alces), anche se producono lavori di eccellente qualità non avranno mai IF elevati. Quindi? Il senso critico personale, costruito sulla base di conoscenze solide, rimane l'unico strumento realmente in grado di fornirci indicazioni valide sulla solidità dei lavori scientifici che leggiamo.