a.a.: 2020/2021 - anno di corso: 3

Settore L-LIN/10 - CFU 6 - Semestre - Codice 1056075

Note insegnamento:

Cdl associati L-3 Scienze della moda e del costume ( L ) - 29401

Il corso intende esplorare il concetto dell’abbigliamento come veicolo di identità personale. Partendo da un esame della moda dell’epoca vittoriana inglese, per poi soffermarsi sulla letteratura a cavallo tra ‘800 e ‘900, verrà analizzata la rottura delle convenzioni sociali e di genere che, anche tramite la descrizione degli oggetti di moda, porta all’affermazione dell’individuo. Nello specifico, il programma si concentrerà su due autori dalla forte identità, Oscar Wilde e Virginia Woolf, e sulla loro messa in discussione delle convenzioni della propria epoca sia nella vita che con la propria opera. Nell’ultima parte, il corso prevede una serie di esercitazioni pratiche di analisi e produzione testuale sulla base di Worn Stories di Emily Spivack, un laboratorio letterario che esplorerà il linguaggio della moda tramite il “Sartorial Storytelling” e allo stesso tempo permetterà di approfondire la lingua e applicare i concetti appresi ad un testo contemporaneo, mostrandone l’attualità e avvicinandoli alla sensibilità moderna.

The course aims to explore the notion of clothing as a vehicle to express identity. After an overview of Victorian fashion, the focus will shift on literary production of the late 19^th and early 20^th century, analysing the breaking of social norms and gender-related stereotypes through garments and fashion in general. In particular, this module will discuss Oscar Wilde and Virginia Woolf, two controversial authors who challenged conventions with both their life and their works. The final part of this course is going to include practical text analysis and production, based on Emily Spivack’s Worn Stories; in a sort of literary workshop, students will investigate the language of fashion through “Sartorial Storytelling”, thus enhancing their expressive language skills, while applying theoretical notions to a present-day text, easier to contextualise and more relatable.