Inserite qui opinioni la relazione di quanto osservato all'ISS venerdì pomeriggio.
Re: Appunti e idee dell'esperienza all'ISS
Ascoltando le presentazioni e intervistando i ragazzi che hanno svolto l’ASL nell’Istituto Superiore di Sanità ho potuto notare soprattutto quanto i progetti fossero ben costruiti e i tutor disponibili e presenti con i ragazzi. I tutor, inoltre, erano molti per gruppo; c'erano gruppi con un tutor a ragazzo, altri addirittura con più tutor che studenti, e questo penso favorisca l'interazione e il rapporto con la figura di affiancamento.
Praticamente tutti i gruppi hanno ringraziato sentitamente i tutor e nelle interviste mi è stato detto che erano presenti, disponibili e che si sono messi al pari con i ragazzi. Questi ultimi si sono sentiti accettati dalla struttura che li ha ospitati e hanno svolto molte attività lavorando in gruppo.
Ho avuto l’impressione, sia dalle presentazioni che dalle interviste, che i ragazzi si fossero divertiti molto durante l’ASL e che avrebbero consigliato il loro progetto anche ad altri compagni di classe.
Inoltre, cosa non da poco secondo me, dalle interviste che ho fatto ho saputo che i ragazzi hanno potuto scegliere il progetto a cui partecipare tra altri messi a disposizione per loro, quindi hanno deciso (chi per coerenza con l’indirizzo scolastico, chi per curiosità o passione) loro stessi cosa fare e questo è un grande punto di forza perché nessuno ha dovuto fare cose che non gli piacevano.
Sono stata piacevolmente colpita da questa esperienza ed è tutto merito dei ragazzi, infatti si sono mostrati tutti molto disponibili e gentili. Abbiamo assistito a dei percorsi d'alternanza d'eccellenza dove i ragazzi si sono potuti cimentare in attività interessanti ed utili per tutti anche se molto ogni lavoro era molto specifico ad un determinato argomento. I ragazzi, nonostante la vergogna nel parlare davanti a molte persone, mi sono sembrati molto soddisfatti e felici della loro esperienza e questo, a mio parere, è la cosa più importante.
Dall'esperienza fatta all'Istituto Superiore di Sanità ho notato, innanzitutto, la presenza di numerosi progetti in ambito scientifico, ventidue, se non sbaglio. Dalle interviste emerge che i ragazzi hanno molto apprezzato queste iniziative, sono stati seguiti dall'inizio alla fine della ASl dai tutor che, come già detto, erano uno ad personam. Per quanto riguarda la scelta, invece, alcuni lo hanno scelto liberamente, altri invece sono stati quasi obbligati a scegliere un certo tipo di percorso a cui, però, hanno partecipato con entusiasmo. Non è stata fatta una vera e propria preparazione prima dell'esperienza lavorativa e a scuola il programma non era stato sospeso. Una cosa che mi ha sicuramente colpito è stata l'entusiasmo che hanno dimostrato i ragazzi nel lavorare con veri strumenti scientifici, assumere anche il ruolo del ricercatore e presentare i loro lavori ad un pubblico.
Dall'incontro di venerdì ho potuto notare come tutti gli studenti fossero entusiasti della loro esperienza di asl, dalle interviste è emerso che le persone intervistate erano contente soprattutto della struttura ben fornita e del rapporto che hanno istaurato con i loro tutor e con il proprio gruppo di lavoro. Inoltre è emerso dalle domande che le problematiche sono state rarissime e di poco conto, essere in luogo di lavoro come quello ha permesso ai ragazzi di relazionarsi nel mondo del lavoro in maniera positiva e soprattutto adeguata. Tutti loro avrebbero poi suggerito tali progetti ai loro compagni. Oltre che progetti interessanti basati sia sulla teoria ma soprattutto sulla pratica, i ragazzi hanno avuto un rapporto aperto al dialoro con il tutor, chi mantenendo una distanza asimmetrica, chi più amichevole. I tutor secondo i ragazzi erano quindi molto disponibili a chiarimenti e domande. L'unico punto forse da chiarire è come questi progetti siano stati scelti, non tutti avevano scelto il proprio progetto e dalle risposte è emerso che è stata la scuola il più delle volte ad assegnare tali progetti.