Pubblichiamo una lettera inviata da Matteo Corbucci, nostro laureato in PSEF, a una studentessa che chiedeva chiarimenti circa la situazione dei laureati L19 (SEF) e le nuove regole sul titolo di studio necessario per i nidi d'infanzia.
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Buongiorno,
rispondo alla sua mail, su sollecitazione della professoressa Salerni, come consigliere regionale Apei (Associazione Pedagogisti ed Educatori Italiani) per il Lazio e responsabile della Commissione nazionale 0-6 della stessa associazione, nonché come educatore nei nidi d'infanzia del Comune di Roma.
La situazione che la allarma è purtroppo giustificata, e nei dipartimenti di tutta Italia gli studenti che risultino iscritti o laureati negli ultimi anni al corso di laurea L19, senza specificazioni di indirizzo, sono in subbuglio, perché teoricamente verrebbero esclusi, tra qualche anno, dai posti di concorso banditi per lavorare nei servizi per l'infanzia. Pare che i nuovi criteri si applichino a partire dai laureati dall'anno 2020-2021 - da indicazioni del Consiglio Universitario Nazionale - quindi, teoricamente, chi si è laureato precedentemente dovrebbe essere garantito. Purtroppo, ancora si hanno, però, poche certezze, in merito.
Al momento, infatti, non abbiamo un'indicazione ufficiale chiara rispetto all'applicazione della normativa sul sistema integrato di educazione e di istruzione da zero a sei anni (d.lgs. 65/2017) per le situazioni dei laureati L19 senza specificazioni (laureatesi negli anni passati o ancora iscritti a quel corso di laurea); siamo per questo in attesa dei decreti attuativi.
Voglio, però, inviarle in proposito, in allegato, il documento che come Apei, forti dell'approvazione della L.205/2017, abbiamo inviato al MIUR (che abbiamo trasformato anche in una raccolta firme con il medesimo testo, che ha superato in poche settimane le quattromila sottoscrizioni) che illustra alcune richieste di tutela, per noi fondamentali, per i laureati L19 rispetto alla possibilità di lavorare nei servizi per l'infanzia.
Crediamo che un educatore debba formarsi al lavoro con tutte le età della vita: separare nettamente, nei fatti, le due figure di educatore nei servizi per l'infanzia e di educatore professionale socio-pedagogico indebolisce la figura fondamentale del lavoratore in ambito educativo, fin dal suo primo riconoscimento legislativo.
Prima di essere un educatore nei servizi per l'infanzia, personalmente, mi ritengo un educatore di tutte le età della vita e ho sempre operato con i bambini in questa prospettiva evolutiva globale.
Con la professoressa Salerni intendiamo realizzare un laboratorio di studio delle due normative che riguardano i laureati L19 nel prossimo autunno in facoltà e la invito a partecipare.
Cordialmente
Matteo Corbucci
https://firmiamo.it/educatore-unico-l19-per-i-nidi--no-allo-spezzatino