“L’educazione dovrebbe cominciare con l’insegnare il valore della non violenza, che ha a che fare poi con tutto: con l’essere vegetariano, col rispettare il mondo, col pensare che questa terra non te l’han data a te, che è di tutti e tu non puoi impunemente metterti a tagliare e fare buchi.”
“Un uomo che si accontenta è un uomo felice. Facciamo quello che è giusto, invece di quello che ci conviene. Educhiamo i figli a essere onesti, non furbi.”
“L’intelletto è limitato e il miglior modo di capire la realtà è usare i sentimenti e l’intuizione perché la verità è una terra senza sentieri”
“l’unico vero “maestro” ognuno lo porta dentro di sé”
“La cosa più bella che un giovane possa fare è di inventarsi un lavoro che corrisponde ai suoi talenti, alle sue aspirazioni, alla sua gioia”.
Sono alcune delle mille citazioni che si potrebbero fare del grande giornalista e scrittore Tiziano Terzani.
Le sue parole mi hanno sempre ispirato moltissime riflessioni.
Terzani come me amava molto gli alberi, se penso a quello che potrebbe significare educare, mi viene in mente l’immagine di una pianta di cui si debba favorire e supportare lo sviluppo di radici solide e sane, cosicché possa crescere rigogliosa in modo autonomo e armonioso con l’ambiente circostante.
Mi ha sempre molto interessato riflettere sull’educazione in chiave “ecologica”.