proponi un tuo film

proponi un tuo film

di GUIDO BENVENUTO -
Numero di risposte: 12

magari indica anche cosa è più "utile" per la nostra osservazione esperenziale

In riposta a GUIDO BENVENUTO

Re: proponi un tuo film

di Utente eliminato -

Anche se non c'è nella lista, mi è rimasto molto impresso il film francese "I ragazzi del coro". Ambientato in un orfanotrofio negli anni '20, parla di un maestro di musica che attraverso la sua musica riesce a far cantare e ad educare dunque ad uno studio e ad una disciplina (educazione informale) una classe di ragazzi delinquenziali abbandonati dalla società. Attraverso strumenti differenziati, come il dare ad ognuno un ruolo diverso all'interno del coro a seconda del proprio timbro di voce, oppure coinvolgendoli nella preparazione di un evento, o ancora ascoltando le loro necessità, riesce a portarli a risultati inimmaginabili. Il film presenta anche l'immagine della scuola tradizionale in cui i ragazzi venivano puniti corporalmente per non sapere la lezione, ma il maestro di musica riesce anche a farne degli studenti migliori nelle materie scolastiche, proprio per la fiducia che si è conquistato e per aver dato un senso e un significato ai loro studi. 

 

In riposta a GUIDO BENVENUTO

Re: proponi un tuo film

di Manuela Langella -

Dei film indicati sopra ho visto Notte prima degli esami, storia di uno studente che all'inizio del film odia il suo prof di lettere, ma che poi diventano un po' amici. E' anche una storia di amicizie, amori e di avventure adolescenziali. Una delle frasi celebri del film è "L'importante non è quello che trovi alla fine di una corsa...L'importante è quello che provi mentre corri". Ho visto anche Notte prima degli esami - Oggi.

Un altro film che ho visto è La scuola, dove c'è un ragazzo che fa il verso della mosca dall'inizio alla fine del film. Inizia con lo scrutinio dei prof a fine anno e poi torna indietro con dei flash back alle varie esperienze scolastiche, come la gita. I prof a volte non sono sempre competenti, per esempio il preside è di un ignoranza gigantesca. C'è un altro prof, invece, che tiranneggia/compete con un alunno, che è più da bambini immaturi che da insegnanti che devono mantenere una certa autorevolezza e farsi rispettare dai studenti.

Un film invece che mi piacerebbe molto vedere e che ancora non sono riuscita a fare è L'attimo fuggente.

Tra quelli che ho visto e che non sono in elenco c'è la bellissima fiction con la simpaticissima Littizzetto, non ricordo il titolo ma fino a poche settimane fa lo trasmettevano sulla Rai. E ho visto Immaturi, sia il primo sia Immaturi - Il viaggio. 

In riposta a GUIDO BENVENUTO

Re: proponi un tuo film

di Utente eliminato -

Mi sono venuti in mente due film, collegati a ciò di cui si sta parlando. Il primo, forse riderete sorridente , è "La storia infinita", perché a pensarci è anche molto collegato al tema della scuola. Mi rendo conto che più che un film da vedere durante il corso, può essere però tenuto a mente per delle tematiche interessanti che porta con sé, soprattutto il libro in realtà accentua degli aspetti che nel film per ovvi motivi di lunghezza, non sono stati così sottolineati. Bastian, bambino di 11 anni, un po' insicuro, preferisce fuggire dalla scuola, dai professori che non lo capiscono, dai compagni bulli che regolarmente lo sfottono e lo rincorrono, da voti pessimi in tutte le materie, da una situazione familiare altrettanto triste, un padre che anche quando presente sembra essere assente, specialmente dopo la morte della mamma. Tutto questo contesto favorisce il suo disagio un po' verso se stesso, nel suo essere insicuro, un po' nella scuola (lo studio non motivato in nessuna materia, i professori forse non in grado di valutare delle sue qualità, i compagni che lo prendono in giro anche per il suo aspetto fisico, e nei carenti rapporti col padre e un po' timorosi, anche per quanto riguarda i risultati scolastici, la paura di deluderlo). Ma a Bastian per fortuna piacciono i libri, e in questi lui si chiude, o meglio si apre. Ed è proprio una mattina, in cui stava per andare a scuola, che scappando dai bulli, per rifugiarsi "inciampa" in una libreria, e in particolare in un libro speciale: "quello che aveva sempre sognato, una storia che non dovesse mai avere fine, il libro di tutti i libri". Bastian HA voglia di imparare, sognare, usare la fantasia, ampliare la sua mente. Su di lui la missione di far sopravvivere il Regno di Fantàsia che sta morendo: quel mondo dell'immaginazione, dei sogni, delle idee e di molto altro, che gli uomini stanno oggi lasciando morire. È proprio grazie a quest'incontro con questo libro che per lui comincerà un viaggio "favoloso" e che gli insegnerà molto più di quanto non sia stata in grado di fare la scuola "ufficiale", forse anch'essa preda di quel "Nulla" che dilagando inghiottisce ogni forma di pensiero ed esperienza autentica. Vista sotto questa luce quindi la storia può essere ricondotta anche alla tematica della scuola, ai muri che questa può sollevare, al rapporto tra educazione formale / informale.

L'altro film è "L'onda" di Dennis Gansel, che non ho ancora visto in realtà ma che mi è stato suggerito in quanto inerente all'argomento e di cui ho letto la trama, e che mi sento comunque di consigliare perché da come ho letto è molto interessante e carico di tematiche a noi molto vicine. Basato su una storia vera avvenuta in una scuola della California nel 1967, un professore per far interessare i suoi allievi all'argomento spiegato (il Nazismo), su cui non sembrano essere presi, decide di fare un esperimento che coinvolga tutta la classe nel ricreare le dinamiche di un tale sistema; questo se inizialmente avrà dei risvolti positivi segnando dei miglioramenti nell'apprendimento di tutta la classe, vedrà poi delle conseguenze drammatiche. Può essere interessante per riflettere sul delicato ruolo e responsabilità che un insegnate / educatore ha.     

In riposta a Utente eliminato

Re: proponi un tuo film

di fabiana moscetta -

" Io speriamo che me la cavo " è un film che parla della lotta di un maestro per riportare i bambini a scuola. E' ambientato in provincia di Napoli, in un rione disagiato, segnato dalla povertà e dall'illegalità. Di questo film mi colpisce l'accettazione da parte delle Istituzioni della disertazione scolastica già dalle elementari, la preside è la prima contestatrice dei tentativi del maestro di promuovere l'importanza della scuola. Le dinamiche familiari sono lo specchio delle esilaranti riflessioni che i bambini fanno sui temi che vengono proposti dal maestro, un umorismo che però sottolinea le difficoltà in cui vivono.

 

"Il club degli imperatori"  Un po’ sulla scia dell' "Attimo fuggente" questo film sottolinea l'intreccio tra politica e formazione. E' ambientato in una prestigiosa Università americana deputata a formare la futura classe dirigente nella quale un professore si adopera per trasmettere valori oltre che nozioni storiche ma si ritrova a scontrarsi con l'influenza politica. Il finale lascia un po’ l'amaro in bocca, comunque da vedere.

In riposta a GUIDO BENVENUTO

Re: proponi un tuo film

di Utente eliminato -

Dei film inseriti da lei, professore, quelli che ho visto e che consiglio a chi non li ha ancora visti sono American Graffiti (George Lucas uno dei migliori registi cinematografici ancora in vita, se non il mgliore) Caterina va in città, Donnie Darko e Gioventu bruciata (James Dean attorone con la A maiuscola!). Uno che vi consiglio, ma che non ho visto,  è Il rosso e il Blu con Scamarcio. Scamarcio infatti venne al liceo dove andavo io per imparare a comportarsi come professore da uno dei professori della mia scuola, il temibile professor D'acunti. Scamarcio potrà pure essere bello e bravo quanto volete ma è uno che si crede chissachi, egocentrico e pure antipatico, (lo dico per esperienza personale, fidatevi ;) ) .....Chiusa questa piccola parentesi, un film che aggiungo tra quelli inseriti da lei è "La scuola E' finita" Con la moglie di scamarcio, Valeria Golino.

In riposta a Utente eliminato

Re: proponi un tuo film

di GUIDO BENVENUTO -

Ieri a lezione ne ho citato un altro paio.

Ti va di ballare. Film del 2006 in cui un ballerino (Antonio Banderas) è chiamato a fare lezioni di ballo a un gruppo di ragazzi difficili in una scuola difficile. Molto americano ma da vedere alcune scene di relazione educativa e di fascino didattico (mitica la scena di lui e una ballerina splendida che si esibiscono in un tango sensualissimo). I ragazzi capiscono che quel che importa non è il tipo di ballo ma l'intensità il trasporto che se ne ricava. La bellezza.

Ho citato poi, però per cinefili veri, un film iraniano. Film del 2000 girato nel kurdistan o giù di lì. Girato mentre infuria il conflitto iran-irak. Immaginate uno scenario desolato e maestri che cercano allievi sperduti a cui fare lezione, con le loro lavagne sulle spalle. Un inno alla scuola, alla lettura che nonostante tutto può e fa sopravvivere. Drammatico e lento come solo in asia riescono a fare.

Non ho citato ma ne parleremo. Non uno di meno. Cinese. 1999. Piccola maestrina mandata ad insegnare in una zona rurale dalle parti di Pechino. Unica consegna del maestro che le lascia la classe: al mio ritorno vorrei ritrovare tutti i bambini (non uno di meno). Da vedere le scene iniziali per la didattica frontale e imitativa, ma piena di attenzione.

Buona visione

In riposta a GUIDO BENVENUTO

Re: proponi un tuo film

di fabiana moscetta -

Dimenticavo Will Hunting - Genio ribelle, un film che racconta la storia  di un ragazzo geniale (Matt Damon), segnato da un'infanzia difficile e da una giovinezza altrettanto complicata.

Grazie all'intervento di un professore universitario che lo indirizza da uno psicoterapeuta (Robin Williams) riesce a…. Vabbè và visto, è un film bellissimo!

In riposta a GUIDO BENVENUTO

Re: proponi un tuo film

di Utente eliminato -

"Ti va di ballare" e' molto bello, ed e' una storia vera, oltretutto.

Come l'arte - in questo caso la danza - riesca ad educare giovani dati per persi dall'istruzione ufficale. Come un'educazione informale sia riuscita ad educare, ad istruire, a salvare.... Vero e' che il potere seduttivo della danza ha influito molto su quei giovani, dunque il fuoco, la passione, l'amore che traspaiono dietro l'insegnamento di un'arte hanno sempre un forte potere educativo.

Accendere un fuoco...

 

In riposta a Utente eliminato

Re: proponi un tuo film

di Utente eliminato -

Ho visto per la prima volta lo spezzone che il Prof. ha postato sul Forum, La classe.

Molto interessante, perche' all'inizio non si capisce bene cosa stia succedendo, poi dalla lezione esce fuori chiaramente che il Prof e' riuscito a instaurare un dialogo con i suoi studenti e che la sua lezione e' chiaramente basata sul principio dell'interazione e, se non dico una bestialita',  dell'influenza indiretta (Flanders). Non si tratta di un canale unidirezionale di informazioni, ma lo scambio e' doppio, da tutte e due le parti. Lui propone idee, e loro rispondono. In questo episodio mi e' sembrato anche di intravedere un aspetto "ludiforme" dell'apprendimento, che ha aperto le porte per le domande e i dubbi di tutti gli studenti. Il "gioco" di trovare le parole che non capiscono ha sortito l'effetto di fare addirittura ripassare i congiuntivi!

Bello, molto efficace questo esempio, grazie! 

In riposta a GUIDO BENVENUTO

Un sogno per domani

di Utente eliminato -

Trevor è un bambino molto intelligente di undici anni che vive una vita difficile con la madre ex alcolizzata di nome Arlene in un modesto quartiere di Las Vegas. La donna durante il giorno lavora come cameriera in un locale di striptease e casinò. Il padre, invece, violento nei confronti di lei e con problemi di alcolismo, è sempre assente.

Trevor vive una sorta di confuso idealismo, finché un giorno a scuola alla prima lezione del corso di scienze sociali arriva il professor Eugene Simonet che lo stimola a mettere in moto l'innata bontà d'animo.

Il professore ad una lezione domanda in maniera critica alla classe: "Cosa vuole il mondo da noi?". Da quell'istante Trevor idealizza un modo per cambiare in meglio il mondo e comincia a compiere delle buone azioni, chiedendo a chi le riceve di compiere a loro volta un importante favore a tre persone differenti.

Trevor allora per il suo primo favore si dedica ad una persona in difficoltà, un povero tossicodipendente che decide di portare a casa, dandogli ospitalità. Il tossicodipendente si sdebiterà aggiustando il motore dell'automobile ad Arlene. Arlene, dal canto suo, ricevuto il favore dallo sconosciuto, decide di passarlo a sua madre, anch'essa barbona e alcolizzata, che non vede da più di tre anni. E così questo meccanismo dal nome "passa il favore" prende vita e in breve tempo si espande a macchia d'olio fino a raggiungere le più grosse città statunitensi. Finché un giorno un giornalista decide di indagare sulla vicenda per scoprire la fonte di tanta bontà.

Trevor, nel frattempo, insiste nelle buone azioni e, dopo aver capito lo stato di necessità e solitudine in cui incorrono la madre e il professore, decide di farli incontrare. I due in effetti incominciano a frequentarsi, ma Eugene, che ha sempre vissuto da solo portandosi nella mente e nel corpo i traumi dell'infanzia dovuta ad un padre violento, al momento di stringere un vero legame con la donna si defila. A peggiorare la situazione c'è il ritorno del padre, che rientra a casa e dà sfogo al proprio carattere iracondo e violento.

La mamma però trova la forza per cacciare il marito. Così Trevor cerca di riportare a casa propria Eugene. Intanto il giornalista indaffarato a ricostruire la "catena della bontà" incontra prima un ricco imprenditore, poi un delinquente e, infine, giunge sulle tracce della nonna di Trevor. Da lì il passo è breve e, ricostruita l'intera catena, individua il primo anello della catena in Trevor e decide di intervistarlo.

L'episodio permette a Eugene e Arlene di riunirsi, concretizzando così la seconda buona azione di Trevor. Ma il terzo favore conduce il ragazzino verso un destino infausto. Infatti, Trevor interviene in una rissa in difesa di un compagno di classe ma sfortunatamente ha la peggio e muore accoltellato dai bulli. Dopo l'eroica scena tutto il paese si reca davanti alla casa del ragazzo per commemorarlo.

In riposta a Utente eliminato

Re: Un sogno per domani

di fabiana moscetta -

Volevo proporre un film che ci ha mostrato la professoressa al corso di Neopragmatismo. Si intitola "La mia classe". Tratta dell'intecultura, intesa come prospettiva d'integrazione degli immigrati. L'unico attore conosciuto è Valerio Mastrandrea che interpreta un maestro che insegna italiano ad un classe d'immigrati. I coprotagonisti del film non sono veri attori, interpretano se stessi. Questo film-documentario mette a nudo le difficoltà che incontrano le persone costrette a lasciare il proprio paese, avvicina empaticamente all'essere o sentirsi un'emarginato. Credo che in questo momento, in cui l'allarmismo per i frequenti sbarchi sulle ns coste, degenera facilmente in atteggiamenti di ostilità verso "lo straniero", sia importante comprendere a fondo la loro situazione. Da questo film ho colto una denuncia: la privazione del diritto d'esistere. Un diritto inalienabile e incondizionato, che spesso si da per scontato ma in realtà non è offerto a tutti. Non si tratta di sopravvivenza, ma di vivere degnamente.

Linko la scheda del film

http://www.mymovies.it/film/2013/lamiaclasse/