• Breve storia della genetica forense: dal sistema AB0 ai mini-STR.
  • Raccolta, conservazione e determinazione del tipo cellulare e/o tissutale dei reperti biologici.
  • Estrazione differenziale, quantificazione e determinazione del sesso genetico del DNA dei reperti.
  • Metodi e strumenti per la tipizzazione di marcatori polimorfici in ambito forense.
  • Problematiche relative alla natura del campione biologico: DNA fortemente degradato e/o in tracce minime; determinazione dei genotipi in campioni misti.
  • Problematiche concernenti l’interpretazione del profilo di DNA: stuttering, microvarianti e alleli “off-ladder” nei microsatelliti, alleli nulli, drop-out e drop-in allelico.
  • Utilizzazione dei sistemi ad ereditarietà uniparentale (cromosoma Y e mtDNA) in ambito forense.
  • Identificazione nelle indagini criminali; identificazione delle vittime dei disastri di massa.
  • Test di parentela e paternità. 
  • Elementi di calcolo delle probabilità. Potere di esclusione, probabilità di identità, probabilità di match casuale, indice di paternità.
  • Inferenza sull’origine geografica e aspetto fenotipico attraverso l’analisi del DNA.
  • La ricerca scientifica in ambito genetico-forense.
  • L'importanza dei database di frequenze alleliche ed aplotipiche, database di profili genetici. 
Última modificación: miércoles, 26 de noviembre de 2014, 11:19