Obiettivo delle esercitazioni.

Le esercitazioni sono strumenti di verifica della maturità e della capacità che l’allievo ha raggiunto nell’immaginare, controllare, modellare e comunicare una forma articolata e\o complessa.

  • Immaginare: progettare a livello mentale un modello tridimensionale che sia coerente con gli intenti e i vincoli progettuali , la cui genesi geometrica sia certa e ben conosciuta.
  • Controllare: saper modificare la geometria del modello in corso di progetto, operando in un processo ricorsivo di trasformazione-verifica del modello, senza tradire la natura delle geometrie utilizzate e il rigore del processo progettuale
  • Modellare: saper realizzare un modello (fisico-digitale) la cui complessità (costruttiva-computazionale) sia pari a quella geometrica, ossia la modellazione non deve essere né sottodimensionata né sovradimensionata rispetto alla natura geometrica del modello progettato.
  • Comunicare: massimizzare l'efficacia del messaggio che ogni elaborato vuole comunicare nell'illustrare l'attività riflessiva e opertiva svolta nell'apprendimento degli argomenti del corso; produrre una forma architettonca che comunichi la genesi da cui è derivata .


Forma luogo geometrico: forma la cui esistenza  è descrivibile in modo preciso per mezzo di una regola geometrica (es: il cerchio è il luogo dei punti del piano equidistanti da un  polo detto centro)

Forma libera: forma non descriviibile con una regola geometrica. Nel disegno analogico e nel disegno digitale queste forme sono rappresentate per approssimazione utilizzando insiemi di luoghi geometrici.

Forma articolata\complessa: una forma risultante dalla strutturazione-relazione di forme luogo geometrico e forme libere.


Chiedersi perché

Intorno al 5° anno di età, comincia quel meraviglioso periodo formativo fatto di “perché ?” .

Ci appropriamo di tutto lo spazio che ci circonda e costruiamo il nostro castello di certezze.

Intorno al 18° anno siamo convinti di avere il castello più grande e più bello di tutti e, in molti casi, smettiamo di interrogarci sui “perché”.

Questo è l’errore più grande che possiamo fare: dobbiamo continuamente rimetterci in gioco e sistematicamente verificare le nostre certezze, comprendere che non v’è solo la risposta giusta e quella sbagliata – il bianco e il nero – ma una vasta gamma di sfumature ed interpretazioni: la “complessità”. Il dubbio, sapere di non sapere , o meglio, sapere che non si conosce mai abbastanza, è il modo migliore per non stancarsi mai di cercare e di perfezionare la conoscenza del mondo che ci circonda: il dubbio è la premessa e il carburante necessario all’evoluzione del progetto.

I “perché” delle esercitazioni

La domanda da porsi durante la realizzazione delle esercitazioni è: “perché sto facendo questo?”.

Sembra ovvio richiederlo in modo specifico, tuttavia l’esperienza insegna che molti allievi spesso si fanno trascinare da un’operazione di carattere puramente estetico: hanno visto qualcosa che li ha impressionati e provano a ripeterla nel loro progetto. Il problema è che, il più delle volte, non hanno capito cosa hanno visto, così ciò che traducono nel loro progetto è solo una interpretazione frettolosa e superficiale del modello che li ha ispirati.

Le opere selezionate come riferimento per il proprio progetto, non vanno dunque solo osservate (come si dovessoro … fotocopiate): vanno comprese!

I perché delle analisi

    • Perché questo tema (uno di quelli per cui è stata selezionata l’opera) è stato affrontato così?
    • Quali sono i caratteri peculiari (che si traducono direttamente in forma geometrica) presenti nella soluzione di questo tema che ho selezionato?
    • Quali di questi caratteri voglio riproporre nel mio progetto?
    • Perché?
    • In che modo l’applicazione di questi caratteri può essere descritta\comunicata ad un mio collega sotto forma di metodo procedurale, così che possa trasformarsi in linguaggio preciso e ripetibile? (spiegare \ insegnare è il modo migliore per verificare quanto si è compreso)


I perché del progetto

Prova a seguire questo flusso (si\no) di domande e risposte



I perché della comunicazione

Approfondiremo più in là nel corso delle lezioni, per ora solo un anticipazione:

Perché ho scelto questo linguaggio di comunicazione?

Perché ho scelto questa rappresentazione?

Sono coerenti e massimizzano il messaggio che volevo comunicare?

Ultime modifiche: sabato, 13 giugno 2020, 10:00