Ombre al soleIl confronto avvenuto in aula il 10 Maggio sui disegni delle ombre, creati da bambini di età 6-8 anni, ha portato a delle conclusioni condivise dalla maggioranza. Il mio gruppo, dopo aver condiviso le riflessioni fatte per ogni disegno, ha avuto un ripensamento sull’esperienza fatta dai bambini. Infatti, inizialmente pensavamo che Zaccaria (Disegno A) e Andreina (Disegno B) non avessero fatto esperienza diretta. Successivamente, confrontandoci con gli altri gruppi, siamo giunti alla conclusione che i bambini hanno rappresentato solo ciò che durante l’esperienza li ha colpiti di più.Ci siamo soffermati molto sull’età dei bambini, qualcuno era convinto che i bambini fossero più piccoli dell’età prescolare, mentre, i ragazzi di pedagogia collocavano i disegni prodotti dai bambini alla spiegazione data da Piaget dello stadio operatorio-concreto (7-12 anni).Dopo la condivisione delle riflessioni degli altri gruppi, ognuno ha presentato una “soluzione efficace” per spiegare le ombre ai bambini e il rapporto che c’è tra il sole, la persona e l’ombra.Il mio gruppo ha presentato un “totem” da mettere fuori in giardino. Quest’oggetto permetterebbe al bambino di osservare come cambia l’ombra durante la giornata e, grazie a delle cannucce poste ai lati, osservarne anche la specularità.Penso sia molto interessante anche il lavoro proposto da un altro gruppo, ovvero la costruzione di una piccola figura che, grazie al flash del telefono o un altro genere di luce, proietta la sua ombra. Questo rende il cambiamento dell’ombra dimostrabile nell’immediato e facilmente osservabile.
