Riflessioni su i lavori di gruppo

Riflessioni su i lavori di gruppo

di Valeria Bruno -
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Nella lezione del 10.05 abbiamo analizzato i lavori dei diversi gruppi parlando dei disegni o dei processi di osservazione dei bambini sia dal punto di vista pedagogico che matematico/fisico.

Per quanto riguarda i primi disegni, fatti da bambini nella fascia 7-12 anni quindi stadio operatorio concreto, abbiamo visto come bambini, dopo aver avuto esperienza della propria ombra proiettata dal sole, l'hanno raffigurata nel modo secondo loro più giusto. Il primo disegno, con suolo disegnato, porta il gruppo a pensare che il bambino non abbia avuto esperienza, personalmente penso di sì perché disegna esattamente ciò che ha visto. Nel secondo il suolo manca e l'ombra risulta staccata ma lega disegnando una corda la persona sia al sole che all'ombra quindi il gruppo afferma la capacità del bambino di comprendere una relazione tra i tre soggetti disegnati ma che non sappia come rappresentarla; concordo con loro e in più c'è esperienza.Tutti siamo giunti alla conclusione che nei primi due disegni i bambini hanno raffigurato ciò che più ha colpito durante la loro esperienza diretta, è come se si fossero concentrati su elementi diversi e dunque i disegni risultano uno più sulla relazione persona-ombra e uno su, in qualche modo, persona-ombra-sole.

Nel terzo disegno, l'ombra è raffigurata dietro la persona con il sole basso ma in una posizione che risulta sbagliata perché in basso a destra mentre l'ombra dietro e non di lato a sinistra, dunque qualcuno ha proposto un'analisi riguardo il disegnare qualcosa pur sapendo che è sbagliato ma che non si può spiegare: il bambino avrebbe voluto disegnare il sole davanti a lui ma avrebbe voluto dire farlo ai suoi piedi e probabilmente era "assurdo" rispetto le sue esperienze e conoscenze.

Nel quarto disegno il sole è raffigurato in alto a destra e l'ombra staccata dalla persona con il viso ritratto in un sorriso mentre la persona, a questo punto, risulta, almeno ai miei occhi, di spalle. Non ci sono dimensioni e forme, qualcuno afferma che il bambino abbia potuto prima disegnare l'ombra e poi se stesso.

Nel quinto abbiamo invece analizzato un'esperienza di cooperazione tra due bambine che a vicenda si dicono dove hanno sbagliato: la prima aveva disegnato l'ombra staccata e come se fosse uno specchio, la seconda staccata e basta. Dopo aver avuto le loro esperienze la seconda dice alla prima di attaccare l'ombra ai piedi e di farla al contrario (correzione: l'ombra viene colorata di nero e attaccata ai piedi), la prima dice alla seconda di attaccare l'ombra perché così è sbagliata anche la sua ma lei afferma di volerla tagliare e attaccare quindi non aveva sbagliato. Una delle due bambine risulta più esperta e si nota lo scaffolding e la zsp, teorie pedagogiche, importantissime per la cooperazione.

Negli ultimi disegni, il gruppo presenta tre diverse tipologie: uno in cui l'ombra non risulta speculare, staccata come se fosse un'altra persona; uno in cui manca di forma (l'ombra sembra una pozzanghera) e si arriva alla conclusione che il bambino possa aver avuto l'esperienza diretta magari su una superficie non piana (prato, acqua); uno in cui l'ombra risulta sbagliata rispetto alla relazione con la posizione del corpo, tuttavia risulta una correzione apportata dal bambino nel disegno riguardo la direzione dell'ombra in relazione alla posizione del sole.

Per quanto riguarda invece il lavoro svolto sul processo di osservazione di un gruppo di bambini tra i 3 e i 4 anni, due gruppi hanno esposto le loro analisi. Il primo afferma che i bambini siano in una fase di pieno animismo nella quale l'ombra della forma dell'uccello viene vista come se avesse un'anima e i bambini cercano di fermarla. Il secondo gruppo, nel quale ho partecipato, afferma che i bambini animano l'ombra dimenticandosi della forma dell'uccello e che solo il giorno dopo, notando lo stesso tragitto, capiscono che vi è una relazione con il sole.

Infine abbiamo discusso delle differenze tra fasce di età e tipologie di lavoro. Nel lavoro con i disegni vi è stata data una consegna mentre nel processo di osservazione dei bambini fuoriesce la curiosità di quest'ultimi quindi esperienze educative e tentativi, sperimentazioni. Inoltre i punti di vista sono diversi: nei disegni è personale, nell'osservazione è esterno.