Riassunto La pubblicità mi piace, ma non so se è obbligatoria

Riassunto La pubblicità mi piace, ma non so se è obbligatoria

de luminita hotnog -
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L'autore, Pietro Ottone, in questo brano espone il suo punto di vista sulla pubblicità. All'inizio possiamo dire che lui è un sostenitore della pubblicità perché ritiene che aiuta ad abbellire le città, infatti porta due esempi di città completamente differenti tra loro in quanto: New  York è molto scintillante e Mosca , a differenza, viene considerata più cupa. 

Paradossalmente l'autore porta un altro esempio, quello dei giornali. Anche qui sostiene che la pubblicità sia un elemento che dona vivacità al contesto, infatti considera i quotidiani di Zurigo più scuri mentre, al contrario, il New York Times un giornale molto moderno essendo pieno di pubblicità.

La pubblicità che l'autore non ritiene costruttiva è quella televisiva perché sostiene che, mentre la pubblicità dei giornali è facoltativa, quella televisiva è imposta. Questo perché a differenza dei giornali, dove l'individuo può scegliere se guardarla oppure no, la televisione non ha tale facoltà; posso soltanto cambiare canale ma subisco l'azione lo stesso.  Un altro svantaggio segnalato da parte dello scrittore è il passaggio improvviso da una notizia tragica ad una notizia priva di profondità.

L'autore conclude il testo dicendo di ridurre i tempi della pubblicità perché questo ridurrebbe il risentimento dello spettatore.