Riassunto: La pubblicità mi piace,ma non se obbligatoria
L'autore afferma di essere stato un sostenitore della pubblicità,in quanto essa può ornare le nostre città e i giornali.
L'editore del New York Times,ha acconsentito a pubblicare annunci a pagamento,al contrario invece gli autori di alcuni quotidiani di Zurigo e Francoforte
sono restii a ogni genere di annuncio.
L'autore di questo testo ci mostra la differenza fra la pubblicità nei giornali e quella nei programmi tv,in quanto nei giornali siamo noi a decidere se leggere
o meno un annuncio mentre alla tv sono altri a decidere per noi.
Quando guardiamo la tv può accadere che dopo una tragica notizia c'è una pubblicità frivola. Per ridurre il danno di tale passaggio si potrebbe diminuire il tempo
dedicato alle pubblicità e aumentare quello dei programmi.