Leggendo lo stralcio di tesi sulla classe secondo Freinet, mi è venuto in mente il modello di scuola D.A.D.A. (Didattica per  Ambienti Di Apprendimento) dove le aule diventano ambienti di apprendimenti, adeguatamente attrezzate e assegnate a docenti della stessa materia. In queste scuole sono gli alunni a muoversi ad ogni cambio d'ora, raggiungendo aulee che sono "personalizzate" per disciplina. Durante l'anno accademico 2016/2017, ho partecipato al laboratorio del prof.Asquini sulla costruzione di prove per la scuola dell'obbligo; in quell'occasione, alcuni di noi sono andati in "supporto" del gruppo di ricerca del prof.Benvenuto che si occupava delle scuole secondarie di secondo grado e ho avuto quindi l'opportunità  di entrare  al Liceo J.Kennedy di Roma dove il modello D.A.D.A. era entrato in vigore un anno prima. Non tutte le aulee erano ancora state attrezzate con i criteri della Didattica per Ambienti ma sono rimasta piacevolmente colpita dal fatto che gli alunni trovassero naturale muoversi per cambiare aula, che nessuno approfittava per  "perdere tempo" durante gli spostamenti e ho avuto l'impressione che la lunga giornata scolastica, risultasse alla maggior parte di loro, meno pesante.