Riflessione gruppo pedagogisti 17/10/2018

Riflessione gruppo pedagogisti 17/10/2018

di alessandra de felice -
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17/10/2018

 

Riflessione gruppo pedagogisti

 

Avevamo a disposizione tre testi su cui riflettere:
1) La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

2) La Dichiarazione dei Diritti dei Bambini

3) Vogliamo la Luna di Gianni Rodari

Abbiamo iniziato dalla lettura degli articoli 26 e 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dell’articolo 3 della Dichiarazione dei Diritti dei Bambini riguardanti l’educazione, passando poi alla lettura del testo di Gianni Rodari Vogliamo la Luna, per esporre i nostri punti di vista, commentare e trovare riflessioni condivise.

Gli articoli sono:

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Articolo 26

  1. Ogni individuo ha diritto all’istruzione. L’istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L’istruzione elementare deve essere obbligatoria. L’istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l’istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito.
  2. L’istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l’amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l’opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.
  3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli.

Articolo 27

  1. Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico e ai suoi benefici.
  2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore.

 

Dichiarazione dei Diritti dei Bambini

Articolo 3

Diritto all’educazione: ogni bambino ha diritto all’istruzione di base gratuita e obbligatoria, ha diritto al gioco, al tempo libero, ad attività culturali e artistiche.

 

Sin da subito è stata condivisa l’idea che Vogliamo la Luna può essere collegato agli articoli sopra citati, in quanto emerge una denuncia della privazione del diritto al gioco dei bambini, riconosciuto a livello internazionale (almeno su carta) e propone, ironicamente, una soluzione per trovare e utilizzare uno spazio per il gioco dedicato ai bambini: la luna. Infatti nei luoghi adibiti all’istruzione formale, nello specifico le scuole, gli ambienti per il gioco non vengono sfruttati: “E nei cortili delle scuole, chiuse per l’estate, ci vanno a giocare i bambini che non possono andare al mare o le galline del bidello? Le galline hanno perso pochissime posizioni”.
Il gioco è educativo e istruttivo, in quanto momento di partecipazione attiva, libera e collettiva alla comunità (di pari e non) e al tempo libero, dunque rientra negli articoli citati, che teoricamente dovrebbero tutelarlo. Perciò Rodari rivendica l’importanza del momento del gioco, la necessità di salvaguardarlo e di possedere uno spazio totalmente dedicato, come potrebbe essere la luna!

“[…] Che fare? Signori bambini – come diceva Scaramacai – non c’è che una cosa da fare: scrivere un’altra lettera al sindaco, portargliela in gruppo, portargliela in compagnia dei genitori. Se la prima lettera finisce nel cestino se ne scrive un’altra, e poi ancora. […] Altrimenti, tireremo fuori la nostra proposta decisiva, ultimativa, rivo… - aspettate che prendo fiato – rivoluzionaria: dateci la Luna! Cioè, non a noi: ai bambini. Visto che sulla Terra spazio ce n’è poco, e quel poco se ne va tutto in cemento e parcheggi, riservate la Luna ai minori di 14 anni: una Luna-Robinson, una Luna-lunapark, una Luna per giocare!”