CREPET

CREPET

von valeria morena -
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" Una scuola che non boccia è una scuola marcia"!! Crepet, un sociologo italiano, espone le sue idee sul sistema scolastico e si pone in netta contrapposizione con Don Milani, poichè Crepet è fermamente convinto che la scuola debba bocciare quando è necessario, al contrario per Don Milani, la buona scuola non deve assolutamente bocciare gli alunni. Inoltre, Crepet è convinto che la bocciatura serve molto perchè: "Far credere ai giovani che i loro errori non hanno conseguenze credo sia il metodo di gran lunga peggiore per educare le nuove generazioni." Io non sono molto d'accordo con il pensiero di Crepet, perchè secondo me, la bocciatura aumenta il fenomeno della dispersione, in quanto molti ragazzi pur di non ripetere l'anno tendono ad abbandonare la scuola. La mia linea di pensiero si avvicina molto a quella di Don Milani, lui come abbiamo detto anche a lezione, Don Milani propone 3 riforme per favorire l'uguaglianza:

1. non bocciare

2. la scuola a tempo pieno

3. dare uno scopo agli svogliati

 “…Bocciare è come sparare in un cespuglio. Forse era un ragazzo, forse una lepre. Si vedrà a comodo.” cosi scrive Don Milani nel suo libro: Lettera a una professoressa.

Di seguito ho incollato il link su Crepet.


Als Antwort auf valeria morena

Re: CREPET

von lucrezia lo dico -

Ciao.. Innanzitutto grazie per il link davvero interessante. Volevo solo dire che in parte mi trovo d'accordo con quello che viene scritto, poiché anche se molto estremo nella volontà di tornare indietro verso un concetto di scuola e di educazione molto rigido  credo che punti a qualcosa che è andato perduto e che manca molto ovvero la responsabilità personale. Credo che i principi di Don Milani siamo utili solo se applicati in sintonia, ovvero non si può pensare una scuola che non boccia se non è una scuola a tempo pieno che insegna la socializzazione ed il rispetto della comunità. Se la scuola non è quella comunità in cui ciascuno impara dagli altri e a sua volta insegna la scuola non è altro che il mondo in miniatura per cui se i meccanismi che oggi lo regolano sono legati alle competenze personali il non bocciare rischia di immettere nel mondo adulto ragazzi non pronti. Ci sono molteplici ragioni dietro un abbandono e forse la bocciatura è solo il sintomo di una comunicazione interrotta, da cui forse ripartire. In ogni caso ieri sentivo alla radio un'intervista un cui si parlava di un lavoro attuale ed interessante verso questi temi e la cosa mi ha molto colpito. Don Milani credo sia un punto molto importante su cui tornare ma avendo presente che la società oggi è cambiata e forse una una nuova idea di scuola non può che tenerne conto. 

 https://www.savethechildren.it/atlante-dell-infanzia-rischio