a voi la parola
Re: che ne pensate (anche alla luce del filmato sullo IUE SOLI)
Quando si vive un momento storico di crisi (economica, di valori, istituzionale), si tende a "tirare i remi in barca" e a ritenere importanti e prioritarie, solo le questioni personali. Ci nascondiamo dietro un egoismo mascherato da nazionalismo che realmente, poco ci rappresenta in situazioni più importanti.
Ad aggravare la situazione c'è, come sempre, una mancanza assoluta di informazione e una latitanza degli organi istituzionali che dovrebbero invece promuovere e argomentare...vogliamo aggiungere anche il web dove tutti dicono tutto è il suo contrario e dove si alimentano le masse?
Ecco allora che è diventato in voga parlare di analfabetismo funzionale; termine a mio avviso abusato in quanto di regola, per non comprendere ed elaborare un testo, bisogna prendersi prima la briga di leggerlo!
Questa lunga premessa per dire che, se ci prendessimo davvero il tempo per informarci seriamente sull'argomento, probabilmente la maggior parte di noi sarebbe a favore dello ius soli. Perché il riconoscimento di un'identità sociali, dovrebbe essere appannaggio di tutti a patto che si viva nella legalità e si seguano le regole di civiltà; ma dovrebbe essere così per tutti, anche per quelli che professano la loro italianità vivendo comunque di espedienti, imbrogli e truffe. Parole queste che possono sembrare eccessive per coloro che invece si sentono semplicemente furbi.
Vorrei concludere invitando coloro che ancora non l'avessero fatto, a guardare questo video
https://m.youtube.com/watch?v=aoKrU0YGB54
Re: che ne pensate (anche alla luce del filmato sullo IUE SOLI)
Re: che ne pensate (anche alla luce del filmato sullo IUE SOLI)
In una società in cui serve lottare per i propri diritti sono assolutamente a favore dello ius soli, ma personalmente ritengo ridicola l'idea di nascere in Italia, da genitori italiani, ed essere italiani, avere un certo tipo di potere e priorità, e ridicola la situazione in cui ci troviamo.
Non credo all'idea che chi nasce in una nazione abbia maggiori diritti di chi ci nasce con genitori stranieri (e magari più italiani di molti altri cittadini italiani, se proprio dobbiamo denominare chi è bravo e chi no) o di chi nasce in qualsiasi altra nazione. Purtroppo penso ad un mondo senza confini culturali, razziali, senza pregiudizi e distinzioni. Il problema della legalità e del seguire le regole di civiltà c'è ovunque, anche in Italia dove molti italiani sono i primi a non seguirle, perciò quando sento il ragazzo di Forza Italia dire che bisogna accettare la cultura per diventare italiani, io sento chiusura culturale.
Secondo me c'è tanta protezione culturale, e concordo con te Tania quando dici 'egoismo mascherato da nazionalismo' perché la vera protezione culturale, forse oggi nel ventunesimo secolo, potrebbe portare ad avere sempre più rapporti con le altre culture e quindi, invece di accettare loro la nostra cultura e poi forse essere tanto "fortunati" come noi da poter diventare italiani dovremmo imparare noi cosa davvero vuol dire accettare.
Sono contenta che tu abbia consigliato il video con i bambini, l'ho visto tempo fa, e dimostra quanto l'essere italiano, per loro, sia un desiderio che parte da dentro nel momento in cui scoprono che la società non li riconosce tali. Perché loro si sentono italiani, vogliono essere riconosciuti italiani, ma il problema è che già lo sono e c'è gente che questo non lo capisce. Basterebbe capirlo, e il problema e tutta questa polemica non esisterebbero.
Re: che ne pensate (anche alla luce del filmato sullo IUE SOLI)
Re: che ne pensate (anche alla luce del filmato sullo IUE SOLI)
Io penso che non vi siano temi prioritari e temi meno prioritari a cui si può dare meno importanza. In un paese tutte le persone ( a prescindere dal colore della pelle, della cultura di appartenenza e del loro linguaggio ) devono avere tutti gli stessi diritti a patto che tutti rispettino le norme di convivenza di un paese civile. Mi ha molto colpito il video dei bambini e la loro faccia " perplessa" quando gli è stato detto che lo stato italiano non li riconosceva come cittadini italiani. Penso e spero che nei pensieri di quei bimbi non vi sia mai stato il dubbio di esserlo o meno.
Re: che ne pensate (anche alla luce del filmato sullo IUE SOLI)
Sono d'accordo anche io con la maggior parte delle persone che scrive che non ci sono problemi prioritari e problemi secondari da risolvere, anche perchè la risoluzione di questo problema potrebbe portare alla risoluzione degli altri senza tante leggi e giri di parole. Sono d'accordo con lo IUS soli e credo che chi nasca in Italia, anche se da genitori non italiani, abbia gli stessi diritti di noi italiani e che non ci sia bisogno di tutta questa burocrazia per ottenere quella che è "solo" un certificato, cioè la cittadinanza, perchè se ci si sente già italiani, nonostante un colore o una fisionomia diversa, già dalla nascita, come i bambini del video, il non riconoscerli come tali diventerebbe un modo per ostacolarli.
Credo però di aver capito che la riforma che si vuole attuare, correggetemi se sbaglio, non sia come quella degli Stati Uniti, che permette a coloro che nascono in quel territorio di diventare americani nonostante il passato dei loro familiari, ma abbia sempre qualche ostacolo per questi bambini, perchè non permetterebbe comunque di considerarli italiani fino al raggiungimento della maggiore età.
Detto ciò ritengo che la vignetta messa da Ilenia riassuma tutto il pensiero dei bambini e che bisognerebbe iniziare a pensare come loro se si vuole evitare tutto ciò.
Re: che ne pensate (anche alla luce del filmato sullo IUE SOLI)
Alla luce del filmato sullo Ius Soli volevo replicare riguardo due punti che il ragazzo che studia economia ha espresso e cioè quello dibattuto anche da altre ragazze precedentemente in cui praticamente sostiene di dover discutere prima di altre problematiche presenti in Italia quali per esempio la disoccupazione giovanile, o di pensare prima agli italiani, è un discorso abbastanza legato al luogo comune e banale, il problema dello Ius Soli è attuale e riguarda gli italiani, e poi un altro punto sempre espresso da quel ragazzo su cui mi trovo in disaccordo è quello che diceva di dover raggiungere dai ragazzi, prima di dover ottenere la cittadinanza, un livello culturale adeguato per conoscere la nostra cultura, forse non gli è chiaro che si sta parlando di ragazzi che hanno già acquisito la nostra cultura e il nostro modo di vivere, e in primis la lingua, sia nazionale che locale delle diverse regioni, e la lingua è uno dei primi,se non il principale elemento identitario di una comunità, si parla di ragazzi che vivono a stretto contatto con gli altri ragazzi ritenuti italiani, studiano e lavorano Con loro/noi lo sono a tutti gli effetti e allora perché non riconoscergli una cittadinanza anche dal punto di vista ufficiale, per permettergli a tutti gli effetti di vivere come i loro amici considerati italiani? Si sta inoltre discutendo di una cittadinanza che non verrebbe, da quello che ho capito dalla mia modesta informazione al riguardo, come diceva anche una ragazza sopra, informarsi bene è sempre più difficile nonostante i numerosi strumenti a disposizione, acquisita dalla nascita ma successivamente, dopo aver raggiunto una certa età ed avendo concluso almeno un ciclo o più cicli di istruzione in Italia.
Soltanto per un punto mi trovo in accordo con il ragazzo che studia economia e cioè che forse lo sciopero della fame messo in atto dal ragazzo toscano non è una soluzione né tantomeno secondo me, uno strumento di lotta tanto potente in questo momento storico, bisognerebbe usare o studiare qualche modo un po' più coinvincente che colpisca le persone e sicuramente molto importante è dare alle persone che vedono i telegiornali oppure leggono i giornali, delle notizie che siano semplici, reali, immediate che permettano loro di decidere liberamente riguardo un determinato problema è crearsi una Propria idea.
Per quanto riguarda una mia posizione personale io provo sempre a mettermi in qualche modo nella posizione di genitore immigrato o di figlio immigrato, pensando per esempio ai casi di famiglie italiane che vanno in Australia o negli USA o nei paesi nordici o comunque in tutti quei paesi in cui si pensa di poter trovare una migliore qualità di vita e allora vorremmo che i nostri figli una volta che noi genitori abbiamo fatto tanti sacrifici per arrivare in quel paese e stanziarci, possano ottenere la piena cittadinanza dopo che siano nati lì o cresciuti lì e che abbianno la possibilità di avere tutti i diritti/doveri di un paese in cui molto probabilmente continueranno a vivere e lavorare.
Re: che ne pensate (anche alla luce del filmato sullo IUE SOLI)
Sono in totale accordo con lo studente di economia, Fabio. Sono d'accordo con lo ius soli,ma non con lo sciopero. Lo sciopero lo riserverei per noi studenti universitari,costretti a seguire le lezioni in un aula con una capienza massima di 50 posti,seduti per terra,o addirittura in piedi,nonostante paghiamo le tasse. Riserverei lo sciopero per l'abbattimento delle barriere architettoniche che ancora oggi sono presenti nella maggior parte delle scuole e delle strutture pubbliche.E ancora, riserverei lo sciopero per tutti noi cittadini italiani,nati e cresciuti in questo paese,che con un titolo di studio siamo costretti a fuggire dall'Italia,dal NOSTRO Paese,per crearci un futuro dignitoso. Potrei scrivere un poema per tutte le questioni per le quali aderirei ad uno sciopero,ma rischierei di uscire fuori tema. La mia esperienza come lavoratrice,mi permette di confermare assolutamente che non c'è discriminazione su un posto di lavoro. Tante volte,aggiungerei quasi sempre mi è capitato di lavorare in locali che assumono personale straniero,con contratto in regola e uno stipendio che è il doppio del mio,a parità di ore lavorative. Mi riferisco al campo della ristorazione in questo caso. Purtroppo al giorno d'oggi se esprimi questi pensieri vieni etichettato come un razzista. Io non faccio parte di quella schiera. I veri razzisti sono altri,a mio parere. Ribadisco quindi che sono a favore dello ius soli come lo studente del video,ma come sottolinea anche lui: PRIORITà AGLI ITALIANI!
Re: che ne pensate (anche alla luce del filmato sullo IUE SOLI)
Re: che ne pensate (anche alla luce del filmato sullo IUE SOLI)
Io penso che se dovessimo affrontare dei temi così importanti bisognerebbe prima tralasciare l'aspetto ideologico e ragionare seguendo l'aspetto dei diritti.
La legge dello IUS SOLI, per rispondere al team ruspa (team che non reggo dato che mi fanno sanguinare ogni volta le orecchie), non è un occuparsi prima dei cittadini stranieri e poi di quelli italiani, per lo più poi quando si tratta già di cittadini italiani.
Così come afferma Lorenzo Tinagli, nel video del dibattito tra i due studenti universitari, questi 800000 mila studenti vivono la scuola con la stessa paura, preoccupazione, aspirazione e sogni dei loro compagni e dunque hanno il diritto di essere riconosciuti, anche dalla legge, come cittadini italiani.
Inoltre, dichiarare che ci sono ben altre priorità da affrontare nel paese che, come tutti sappiamo, vive ormai da anni un periodo molto complesso, significa solo fare propaganda che a sua volta crea un vero e proprio clima di tacito fascismo.
Allora mi chiedo: sappiamo ancora riconoscere una cosa importante? Un diritto per esempio. O forse siamo presi da altre cose, come ad esempio: spianare i campi rom, il cittadino deve poter sparare, vengono a stuprare le nostre donne; cose che diventano slogan di questioni di civiltà appellate poi come "prioritarie".
Ho letto una frase su un fumetto, una volta. "Le cose importanti della mia vita non sono cose." Chissà se vale anche per la vita degli altri.