Esercitazioni su narrazioni e conversazioni

Esercitazioni su narrazioni e conversazioni

von ARIANNA BIANCHI -
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ESERCITAZIONI SU NARRAZIONE E CONVERSAZIONE

VIDEO DI ADAM
1) Cosa c’è di strano? Perché la fidanzata fa cenno ad Adam di smettere?
Osservando la sequenza della scena si può notare molto bene come la conversazione diventi sempre di più non convenzionale. Adam, da una semplice domanda stimolo, inizia una sorta di monologo, come se non capisse quando e come sia il momento di interrompersi per dare anche agli altri modo di proseguire.
Proprio per tale motivazione, la fidanzata ad un certo punto lo ferma e, solo in quel frangente, lui sembra realizzare di aver superato il limite.
2) Elenca quali sono le regole che ha violato (se ve ne sono):
- Adam sembra rispondere coerentemente con quanto gli è stato chiesto, ma allo stesso tempo non comprende quando è il momento di dare anche gli altri modo di proseguire la conversazione, nonostante ci siano tentativi di interruzione (battute/risate)
- Utilizzo eccessivo di dettagli (storici/culturali)

NARRAZIONE “I DODICI PUNTI”
1) Individua nella narrazione di Luca le modalità con cui “attrae” l’ascolto e l’attenzione dei destinatari:
- Come fa a guadagnarsi il piano del discorso? (e sottrarlo al fratello che si lamenta?)
Luca riesce bene a guadagnarsi il piano del discorso prendendo spunto da quanto appena accaduto al fratello (un taglio) per ricondurlo ad un suo evento passato (che per lui era stato più doloroso). Da tale momento in poi, coinvolgendo gli altri partecipanti presenti alla situazione presente (il padre) e passata (la madre), ricostruisce ciò che gli è accaduto attraverso l’utilizzo di scenari (anche ironici) per far ricadere l’attenzione su se stesso.
- Come fa a “tenere” così a lungo il turno?
Luca riesce a “tenere” così a lungo il turno trasformando le scene passate in momenti quasi divertenti, ma soprattutto cercando ogni volta una responsività da parte degli altri partecipanti alla conversazione. Ciò fa in modo di non avere mai dei vuoti nella conversazione, ma sempre una risposta (che può essere rappresentata anche da una risata o una battuta).
- A chi si rivolge?
Luca si rivolge principalmente alla madre (la quale viene coinvolta per ricordare gli accadimenti passati, poiché sembra essere stata l’unica figura presente al tempo e quindi l’unica a poter confermare la sua storia), ma inizialmente si volta prima verso il fratello minore, “E’ un tagliattino Riccà” e poi verso il padre per avere uno stimolo iniziale con cui iniziare la conversazione, “Te lo giuro eh, fattelo dì da mamma”.
- Come rispondono gli altri partecipanti?
Gli altri partecipanti sembrano essere pienamente coinvolti nella descrizione dell’evento passato di Luca, ciò si può scorgere dal loro sguardo fisso su di lui, dalle risate che presuppongono un ascolto interessato all’esposizione del bambino e dalle interruzioni che vengono fatte ogni tanto, soprattutto da parte della madre, come per mostrare una sua responsività nel continuare con la storia.

NARRAZIONE “CONIGLIETTI TONTOLONI”
1) Nel trascritto dell’audio “Narrazione coniglietti”individua:
- I dispositivi  del discorso (compresi gli aspetti paraverbali, es. intonazione, e multimodali. es. sguardo, gesti e postura) che rendono efficace la narrazione e risultano sostenere l'attenzione dei destinatari:
Il bambino sembra rendere efficace la narrazione ed attirare l’attenzione dei destinatari usando un tono della voce molto alto e “sicuro”. Inoltre, è bravo nell’usare i movimenti del corpo, si muove ed utilizza gesti che portano i destinatari a tenere lo sguardo su di lui.
- Se vi sono ruoli del parlante che il bambino (narratore) mette in atto (es. distinguere tra "autore" e "animatore", pag. 96 e segg. di "Come si dice?" ):
Il bambino è in grado di distinguere i differenti personaggi (coniglietto adulto e coniglietto piccolo) attraverso la modulazione della voce.

Osservazioni sui destinatari o pubblico

- Individuate i segnali o "evidenze" della partecipazione dei bambini ascoltatori:
I bambini tengono lo sguardo sul bambino portavoce della storia e ciò dimostra un primo segno di interesse, ma soprattutto sembrano mostrare attenzione poiché ogni tanto si sentono delle risate che fanno pensare ad un ascolto coinvolto nella storia raccontata.
- Che ruolo ha l'insegnante? E come agisce sul corso dell'interazione in atto?
L’insegnante si mostra come un osservatore della storia, dà soltanto l’incipit per introdurre al racconto e poi all’ascolto della storia, lasciando quindi libero il bambino di agire come vuole nell’esposizione della storia e gli altri liberi di muoversi nell’ascolto della stessa.

NARRAZIONE “LA TARTARUGA ARRABBIATA”
1) Osserva il trascritto e individua le coppie adiacenti Domanda-Risposta:
Ins: chi si ricorda di chi è?
b1: della tartaruga

Ins: è la storia di una tartaruga. E cos’è successo? sentiamo un po’.
Gabriele: è arrabbiata.

Ins: e perché?
b1: perché : : , perché- perché : non voleva andare a scuola.

Ins: e ( perché )
b1: perché la sua mamma voleva mandarla a scuola ma- invece lei non andava.

Ins: perché. co-come mai non voleva andare.
b1: [perché: perché: e-e-e era arrabbiata perché l-l: lo voleva lei il trenino .h e allora non voleva andare a scuola.