Neri-Mancini-Saggese-Vespasiani

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de carmen saggese -
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Video 1La prima cosa che abbiamo notato è che molte attività vengono fatte insieme indipendentemente dall'età. Ci ha colpito l'usanza di togliere le scarpe prima di entrare  che, mentre da noi viene fatta,di rado, solo al nido, da loro invece è un'usanza ampiamente diffusa. Interessante è stato vedere quanto ai bambini venga trasmessa la cultura dell'igiene. Ci ha colpito il fatto che a molti dei bambini più grandi vengano affidati bambini più piccoli con cui giocare durante le ore non strutturate. 

Quella giapponese è un tipo di educazione che pone al centro le interazioni e la collettività piuttosto che l'individuo in sé, infatti, le classe hanno una proporzione di 28 bambini per 1 educatore proprio perché dal loro punto di vista i bambini non potranno mai imparare ad essere membri di un gruppo in classi così piccole. Per quanto riguarda l'educatore, questo, lascia molto spazio ai bambini e cerca di intervenire quanto meno possibile. Altro aspetto interessante è il momento del pranzo, durante il quale i bambini prima di mangiare ringraziano per il pasto che hanno davanti. Ringraziano i genitori, le insegnanti e il fatto di poterlo mangiare insieme ai loro compagni. Inoltre in questo momento i bambini utilizzano, nel ringraziare, un linguaggio sia formale che informale che gli servirà in futuro per capire quando utilizzare l'uno o l'altro a seconda del contesto e della persona che hanno davanti. 

Video 2

La cosa che ci ha colpito della scuola di Dongfang è che non ci sono bagni e i bambini fanno i loro bisogni tutti quanti insieme e sempre alla stessa ora a differenza nostra che, invece, possiamo chiedere di andare in bagno quando ne abbiamo la necessità.L'idea di bambino è sempre in relazione all'altro e uno degli obiettivi è quello di sintonizzare il corpo del singolo con quello degli altri.Il tempo trascorso in classe è minimo, infatti, la maggior parte delle attività vengono svolte all'aperto L'insegnante non ha una formazione ben precisa per quanto concerne la prima infanzia e sembra esserci molto controllo da parte loro nelle singole attività questo perché in molte scuola cinesi è importante che i bambini imparino fin da piccoli a comportarsi correttamente. L'aspetto del pranzo lo abbiamo riscontrato anche qui, dove però i bambini mangiano il pranzo preparato dalla scuola. E ai bambini viene subito detto che non devono parlare mentre mangiano perché devono godersi quel momento e perché devono capire che in quel caso non si può parlare. 

St.Timothy's, Hnolulu

Il bambino è libero di scegliere l'attività da svolgere che sia individuale o di gruppo. Una parte del tempo viene trascorso all'esterno entrando in contatto anche con gli animali. A differenza delle scuola analizzate prima dove il confronto tra bambino-insegnante avveniva in maniera privata, qui durante le attività formali ogni bambino viene chiamato davanti a tutti per poter partecipare in maniera collettiva. Tutti i bambini inoltre vengono sempre incoraggiati a descrivere o nominare gli oggetti. Le insegnanti hanno un certo tipo di formazione. Nello specifico, in questo caso, entrambe sono laureate. Molto delle attività sembrano simili a quelle che potremmo effettuare noi all'interno dei nostro nidi come ad esempio, far sedere i bambini a cerchio e leggerli un libro. Anche qui l'interazione risulta essere importante ma mai quanto l'aspetto individuale. Ogni bambino, infatti, viene sempre incoraggiato a prendere decisioni da solo. Le attività svolte durante una giornata sono molto simili alle nostre.

Gli americani, al contrario dei cinesi e dei giapponesi, svolgono il momento del pranzo  all'esterno. Inoltre, in questo momento i bambini possono parlare tra di loro ma anche con le insegnanti di riferimento.Gli americani hanno criticato i cinesi perché sostengono che i bambini cinesi hanno poche opportunità per esprimersi.