Fotosintesi anossigenica

Fotosintesi anossigenica

di roberto stefani -
Numero di risposte: 2

Professore, ho letto questo articolo che è molto interessante 

https://www.focus.it/scienza/scienze/la-fotosintesi-piu-antica-del-previsto

Oltretutto parla di un fenomeno molto interessante TRASFERIMENTO GENETICO ORIZZONTALE. ( https://it.wikipedia.org/wiki/Trasferimento_genico_orizzontale#TGO_nei_procarioti

Da quest'ultima cosa mi sono sorti un po' di interrogativi e andando a leggere questo trasferimento di informazioni genetiche (tipico soltanto nei procarioti) ho avuto il pensiero  che potesse aver funzionato per qualche ipotesi nell'evoluzione degli eucarioti: si potrebbe spiegare perché cellule di uno stesso organismo, con stesso DNA possano diversificarsi e attivare forme e funzioni diversissime tra loro.

Che ne pensa?

In riposta a roberto stefani

Ri: Fotosintesi anossigenica

di Paolo CIUCCI -

Roberto, il TGO è piuttosto comune nei batteri ma raro negli eucarioti; in questi, nei rari casi in cui è stato documentato è avvenuto ad opera di batteri o virus, oppure tra compartimenti intracellulari (es. dai mitocondri al nucleo). Questo meccanismo del resto non è responsabile della differenziazione cellulare durante lo sviluppo morfogenetico di un qualsiasi metazoo, in quanto sono altri i meccanismi implicati. Per anticipare cose di cui discuteremo a lezione, la differenziazione cellulare avviene in risposta a sostanze (morfogeni), prodotte anche esse da geni particolari (geni regolatori), che legandosi a porzioni specifiche del DNA ne stimolano, o al contrario inibiscono, la trascrizione e quindi traduzione in proteine. Secondo questo meccanismo, i geni che vengono inibiti non si tradurranno mai in quella cellula particolare che si svilupperà quindi nella direzione programmata dai soli geni che al contrario sono stati trascritti. In poche parole, una cellula del fegato si svilupperà in cellula epatica perché in essa vengono letti 'solo' i geni specifici che la riguardano, mentre gli altri geni sono stati silenziati da prodotti inibitori dei geni regolatori; al contrario, una cellula del muscolo striato (o di qualsiasi altro organo o parte del corpo) vedrà inibiti i geni che la farebbero diventare cellula epatica. L'espressione dei geni regolatori dello sviluppo non avviene nello stesso modo in tutti i metazoi. Alcuni seguono il cosiddetto sviluppo a mosaico, dove i morfogeni sono ereditati dal citoplasma materno (nella cellula uovo), mentre altri lo sviluppo regolativo, dove i prodotti di una cellula vanno ad influenzare la trascrizione del DNA delle cellule limitrofe.           

In riposta a Paolo CIUCCI

Ri: Fotosintesi anossigenica

di roberto stefani -

Certo professore, mi è difficile spiegarmi con questo canale... Ci provo: intendevo dire che 

1) ai primordi le prime cellule eucariote formavano al massimo delle colonie e non sviluppavano differenziazione somatica ovviamente. 

2) arriva però una serie di modifiche genetiche e qui ho pensato a continue influenze di TGO. 

FACENDO UN ESEMPIO PER ASSURDO

Un protozoo X in una colonia riceve un'influenza  del genere. Si aggiunge quindi un codone estraneo che non uccide la cellula né la modifica perché per casualità o per criteri di trascrizione rimane dormiente. 

X a sua volta produrrà una progenie modificata e siccome X (sempre x assurdo) ha facoltà di riproduzione gametica sommerà il suo progetto a quello di un partner nella discendenza. 


Questa discendenza forma una colonia ma a certe condizioni alcune cell attivano quei condoni silenti e di conseguenza si differenziano. 


Quindi ricapitolando la mia ipotesi: intendevo che questi condoni silenti sono il frutto di influenze da parte di altre cellule (come se un coanocita fosse un ibrido tra una qualche altra cell e un coanoflagellato) che ha trasmesso questo bagaglio insieme ad una colonia di altri ibridi per generazioni fino ad una colonia geneticamente omogenea ma differenziata somaticamente in zone, per generare esseri pluricellulari. 


Spero di aver spiegato bene.