Topic outline

  • Obiettivi del corso

    Il corso è finalizzato a dare agli studenti i principi base dell'analisi chimica quantitativa di specie inorganiche (cationi ed anioni) presenti in campioni a composizione “approssimativamente” nota e, attraverso esercitazioni numeriche e di laboratorio (individuali), a sviluppare in loro quella "sensibilità analitica" indispensabile per la preparazione ed esecuzione sperimentale di una qualsiasi analisi chimica.

    Lo studente dovrà comprendere che “fare” un’analisi chimica comporta delle scelte. Queste saranno corrette solo se, oltre ad avere un quadro ampio e chiaro delle tecniche analitiche e dei metodi disponibili, si è anche in grado di interpretarne principi, campi di applicabilità e limitazioni, in modo da poterli controllare ed eventualmente modificare, per tenere conto delle esigenze delle specifiche analisi.


  • 1. Introduzione

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    Questa parte del corso ha lo scopo di illustrare il ruolo della chimica analitica all'interno delle discipline chimiche, e dell'analisi chimica quantitativa (classica) all'interno della chimica analitica stessa. Sono discusse in dettaglio le fasi dell'analisi chimica e i criteri per la scelta di un metodo analitico sulla base dello specifico problema da risolvere. 

    Inoltre, sono illustrate le fonti di errore all'interno di un'analisi ed i modi di valutare ed esprimere i risultati in condizioni di incertezza. Infine, è brevemente discussa l'importanza del campionamento.

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  • Sono discussi i principi generali dell'analisi volumetrica e le condizioni che garantiscano la titolabilità di una specie. Dopo un breve ripasso della teoria degli equilibri chimici, si illustrano le modalità di risoluzione degli equilibri multipli. 

    Dopo aver discusso la costruzione delle curve di titolazione nel caso di diversi sistemi acido-base, sono discusse le principali applicazioni di acidimetria ed alcalimetria. Successivamente, sono trattate le titolazioni di precipitazione e, in particolare, l'argentometria. Anche in questo caso, dopo aver illustrato le modalità di costruzione delle curve di titolazione argentometriche, sono riportati alcuni esempi di applicazione (in particolare, i metodi di Mohr, Fajans e Volhard).

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  • Sono discussi i principi delle titolazioni per formazioni di complessi e delle titolazioni di ossido-riduzione. Per quanto riguarda le prime, si discute il concetto di costante condizionale e di concentrazioni condizionali e si tratta l'impiego dei leganti polidentati per l'analisi quantitativa. Dopo aver discusso il calcolo della curva di titolazione complessometrica, si presentano alcune applicazioni in ambito analitico. 

    Per quanto riguarda le titolazioni redox, si richiamano concetti termodinamici e cinetici fondamentali delle reazioni di ossido-riduzione e si introduce la nozione di potenziale formale. Si discute il calcolo della curva di titolazione e si presentano le principali applicazioni delle titolazioni redox per l'analisi quantitativa: permanganometria, dicromatometria, iodo- e iodimetria e cerimetria. 

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  • Sono illustrati i principi e le applicazioni dell'analisi gravimetrica. In particolare, sono discussi i vantaggi dell'analisi gravimetrica ed i requisiti affinché essa sia selettiva. In questo contesto, è discussa in dettaglio la separazione per precipitazione e sono trattati i fattori che influenzino la solubilità delle specie (Temperatura, forza ionica, effetto dello ione a comune, reazioni collaterali). Inoltre, viene trattato anche il meccanismo di formazione del precipitato e, a partire da questo, sono distinti i vari tipi di precipitato. Infine, sono presentate alcune applicazioni della tecnica. 


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  • Sono illustrate in dettaglio le fasi delle esperienze di laboratorio, discutendo criticamente i passaggi salienti di ogni determinazione. 

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  • In questa sezione sono temporaneamente caricati i pdf delle integrazioni alle lezioni del 2020/21 fatte attraverso l'uso della tavoletta grafica, in attesa di essere rivisti, corretti e aggiunti al resto del materiale didattico. 

    NB: Questi files non sono ancora stati "rivisti", quindi potrebbero contenere ancora degli errori/sviste.


    Acido diprotico-1

    Acidi diprotici-2/poliprotici

    Complessometria