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27 Febbraio 2013 - Lezione 01 - Prolusione
Nella prima parte si è data risposta al alcune questioni fondamentali:
1. A cosa serve la Geometria descrittiva nell'era dei computer che permettono di disegnare nello spazio e generare automaticamente le proiezioni canoniche (piante, prospetti, assonometrie, prospettive)?
2. Quali mutamenti ha indotto il computer nella disciplina?
Alla prima domanda si risponde ricordando che scopo della Geometria descrittiva non è solo la rappresentazione sul piano delle forme a tre dimensioni, ma anche (e, oggi, soprattutto) il controllo del processo che permette di costruire le suddette forme e di modificarle nell'attività progettuale. Per rendersi conto di questo assunto basta osservare che, quando si disegna una qualsiasi figura, anche la più semplice, come potrebbe essere un cubo, si dispongono nello spazio e sempre nello spazio, sia esso grafico o virtuale, uno dopo l'altro, gli elementi che lo formano, spigoli e facce e corpo solido, infine. Questo è costruire. e perciò la geometria descrittiva è un esercizio puro e astratto di architettura.
La risposta alla seconda domanda è più articolata.
In primo luogo, il computer è uno strumento che si aggiunge a quelli classici della geometria (riga e compasso), ma ha prestazioni incomparabilmente superiori, e precisamente: una accuratezza di due ordini di grandezza migliore (0,001 mm contro 0,1 mm del pennino più sottile); la capacità di tracciare segni direttamente nello spazio e non solo sul piano (cioè sul foglio di carta).
In secondo luogo, e come conseguenza del primo punto, il computer ha potenziato il carattere sperimentale della Geometria descrittiva e perciò ne ha aumentato le doti euristiche, cioè la capacità di trovare, scoprire nuove soluzioni, nuove proprietà delle forme.
In terzo luogo, il computer ha arricchito i metodi di rappresentazione tradizionali (rappresentazione in pianta e alzato, in assonometria, in prospettiva) di due nuovi metodi di rappresentazione digitale: la rappresentazione matematica e la rappresentazione numerica o poligonale.Le caratteristiche peculiari della rappresentazione matematica sono la descrizione continua delle curve, delle superfici e dei solidi e il controllo metrico dello spazio.
Le caratteristiche peculiari della rappresentazione numerica o poligonale sono la descrizione discontinua o discreta delle superfici, per mezzo, appunto, di poligoni, e il controllo percettivo dello spazio.
Attenzione a non confondere i metodi di rappresentazione con i programmi per la rappresentazione digitale. I programmi implementano i metodi.
Programmi come Rhinoceros o thinkdesign implementano prevalentemente la rappresentazione matematica.
Programmi come 3D Studio Max o Cinema 4D implementano prevalentemente la rappresentazione numerica.
La rappresentazione numerica è comunque presente perché è l'unica che le schede grafiche (GPU) possono elaborare.
Nella seconda parte della lezione sono stati ricordati gli enti geometrici fondamentali (punto, retta, piano, luogo geometrico) ponendo a confronto la loro formulazione teorica con la loro rappresentazione grafica e con la loro rappresentazione digitale.