Nota sullo sciopero del primo appello di settembre

Il docente di questo corso si sta orientando ad aderire allo sciopero indetto dal Movimento per la Dignità della Docenza Universitaria.

MOTIVAZIONI DELLO SCIOPERO:

- come per le altre categorie del pubblico impiego, i docenti universitari hanno avuto le loro retribuzioni bloccate a partire dal 2010; tuttavia, diversamente da tutte le altre categorie del pubblico impiego, per i soli docenti universitari il blocco si è protratto anche per il 2015;

- diversamente da tutte le altre categorie del pubblico impiego, per i docenti universitari non c'è stato alcun riconoscimento giuridico degli scatti di anzianità per il periodo di blocco degli aumenti delle retribuzioni. In pratica, non solo abbiamo perso gli aumenti dovuti nel seiennio 2010-2015, ma anche l'anzianità di carriera, ai fini stipendiali e pensionistici, relativa a quei 6 anni. Si tratta di un danno economico che si ripercuote lungo tutta la carriera e la vita del docente, e si quantifica in diverse decine di migliaia di euro;

- la mortificazione dei docenti universitari (già fortemente sottopagati rispetto ai loro colleghi europei) creerà, nel medio/lungo termine, un abbassamento dei livelli della docenza nell'università italiana, alimentando il processo già evidente di fuga all'estero dei migliori e dei più capaci tra i giovani;

- permane lo stato di sottofinanziamento dell'Università e della Ricerca Scientifica, i cui effetti sono ben visibili anche agli studenti in termini di corsi affollati, corsi dati a contratto, situazione insoddisfacente dell'edilizia universitaria, delle attrezzature e dei servizi;

-  si maschera il sottofinanziamento generalizzato con una malintesa  meritocrazia e cultura dell'eccellenza: invece di dare alle Università il necessario per funzionare, si organizzano complicate (e costose!) competizioni di merito, spesso basate su indicatori numerici fallaci, al termine delle quali si finanziano  a sufficienza solo alcune istituzioni universitarie, causando di fatto uno spostamento di risorse dal pubblico al privato, dalle università di servizio ai centri di eccellenza, dal Sud al Nord;

-  dal 2014, anno in cui è cominciata l'agitazione dei docenti, non siamo ancora riusciti a incontrare il Ministro, ma solo suoi delegati; si confronti questo con quanto accaduto per altre categorie che, a fronte di azioni di protesta anche irresponsabili, sono riuscite rapidamente a trovare udienza ai massimi livelli del governo.

Siamo quindi costretti a uno sciopero, che si svolgerà nel primo appello della sessione autunnale. Come tutti gli scioperi, questo causerà dei disagi all'utenza (in questo caso, gli studenti). 

Siamo convinti che gli studenti sapranno vedere, al di là del disagio contingente, che questa protesta è anche nel loro interesse.

MODALITA' DELLO SCIOPERO (già approvate dalla Commissione di Garanzia):

- l'eventuale adesione allo sciopero farà saltare il primo appello della sessione di settembre;

- in caso di adesione allo sciopero, nel caso sia previsto un solo appello, verrà fissato un nuovo appello non prima di due settimane dalla vecchia data;

- lo sciopero potrebbe anche essere revocato all'ultimo momento, se giungessero segnali concreti di accoglimento delle nostre richieste da parte del Ministro, pertanto è bene che gli studenti si preparino comunque per l'esame;

- la legge non prevede che venga data comunicazione preventiva sull'adesione allo sciopero; tuttavia circa 48 ore prima dell'esame daremo comunicazione su questa pagina sull'effettivo svolgimento o meno  dell'appello, fermo restando che lo sciopero potrebbe essere revocato anche in extremis.