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Docente: Arch. Jessica Romor
Dottore di Ricerca, Università Sapienza di Roma, Dip. di Storia, disegno e restauro dell'architettura
E-mail: jessica.romor@uniroma1.it
Il disegno è il mezzo principale con il quale il progettista si esprime. Attraverso il disegno egli comunica determinate caratteristiche dell’oggetto rappresentato, selezionandole tra le infinite possibili, attraverso un processo di astrazione che dalla realtà, attraverso la capacità sintetica della mente, porta al disegno. Un disegno che per essere concepito e capito da chi lo legge presuppone la conoscenza e l’uso di: un linguaggio condiviso e determinato da regole precise attraverso il quale esprimere i pensieri; un lessico appropriato, costituito dalle forme proprie dell’architettura; una sintassi che consenta di porre in relazione le varie forme per comporle in strutture via via più complesse.
Ciò che consente poi di rendere concreti i pensieri del progettista sono gli strumenti che egli ha adisposizione: il disegno a mano e quello automatico o, per meglio dire, automatizzato. Il primo, dalla storia secolare, prevede l’utilizzo degli strumenti tradizionali e consente una rappresentazione rapida ed istantanea del pensiero: è il mezzo con il quale il progettista può confrontarsi con i colleghi, le maestranze o la committenza per ragionare sulle fasi di ideazione del progetto o sulle modifiche da apportare in corso d’opera, e rimane dunque uno strumento importantissimo per l’immediatezza dei risultati. Il disegno automatizzato, di più recente sviluppo e diffusione, è poi un altro strumento oggi indispensabile al progettista, che necessita di strumenti che contribuiscano ad aumentarne competitività e produttività, ottimizzando i tempi di creazione e gestione del progetto.
Obiettivo di questo corso è dunque quello di educare lo studente ad appropriarsi di una forma di comunicazione grafica e tecnica condivisa che consenta di esprimere e comunicare le caratteristiche peculiari di un progetto sia attraverso il disegno tradizionale, sia tramite quello automatizzato. La prima parte del corso sarà dedicata alla formazione del linguaggio dello studente, che apprenderà i metodi di rappresentazione, per via grafica e digitale, quali la doppia proiezione ortogonale, l’assonometria e la prospettiva. Parallelamente, lo studente imparerà a riconoscere e gestire le forme che costituiscono l’architettura, partendo dagli enti fondamentali quali il punto, la retta e il piano, e le relazioni che sussistono fra essi consentendo di giungere a forme più complesse (relazioni di simmetria, modularità, proporzionalità, rapporto pieno/vuoto, variazioni di scala, accentuazione della verticalità/orizzontalità, etc.). Durante il corso lo studente porterà avanti un tema architettonico specifico, che dovrà prima rappresentare e analizzare, per poi lavorare sull’espressione delle caratteristiche che il soggetto, inteso nella sua sintesi compositiva, presenta, attraverso la produzione di elaborati grafici e digitali che ne esaltino le proprietà.