Saper leggere una bibliografia

Avrai notato che alla fine di un libro o di un articolo scientifico è presente una lista di titoli, la bibliografia.

Si tratta di un elenco organizzato di titoli che si riferiscono a libri o ad articoli di riviste o a siti web che l'autore ha consultato per studiare il tema e per argomentare la sua tesi. 

Il lettore poco esperto non è in grado di riconoscere le risorse citate e le confonde spesso.

Ecco un esempio estratto da una bibliografia finale di un libro: 

CAPRA F., La rete della vita, Milano, Rizzoli, 1997.
CIRAVEGNA N., Se il valore delle imprese non è solo fatturato, in “Il sole 24Ore”, 29/09/2010, n. 267, pag. 13.
DIERICKX I., COOL L., Asset stock accumulation and sustainability of competitive advantage, in “Management Science”, n. 35, 1989, pagg. 1504-1511.
GILLE L., La protezione della proprietà individuale, fattore della divisione internazionale della consocenza, in PILATI A., PERRUCCI A. (a cura di), Economia della consocenza, Bologna, il Mulino, 2005, pagg. 207-378.

Riesci a riconoscere quale di queste descrizioni si riferisce ad un libro? Quale ad un articolo di rivista?

I documenti vengono descritti secondo regole prescritte che facilitano l'individuazione e il loro reperimento. 

Nota che i testi sono  elencati in ordine alfabetico per cognome dell'autore.

I primi due elementi, che ricorrono in tutte le descrizioni, sono  il nome dell'autore e il titolo. Seguono poi i dati che individuano con precisione il documento.

        
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