1. PROGRAMMA DEL CORSO
1.1. Obiettivi formativi
Il corso si pone l’obiettivo di preparare lo studente a progettare in autonomia, attraverso un percorso di apprendimento, elaborazione e verifica degli strumenti della composizione architettonica e della costruzione, per giungere ad una sintesi che consenta il controllo di un organismo architettonico complesso. Finalità essenziale del corso è quella di indurre negli studenti una costante attenzione al rapporto tra ingegneria, architettura e tendenze estetico-culturali contemporanee, inserendo la disciplina architettonica e la riflessione compositiva in un contesto multidisciplinare.
Agli studenti verranno forniti gli strumenti teorici e pratici per affrontare il progetto di una struttura architettonica inserita in un contesto specifico e articolato. E al contempo dovranno condurre una
riflessione più ampia sui problemi generali dell’architettura e del costruire quali, ad esempio, il rapporto edificio-luogo, la relazione tra tipo e distribuzione, la dialettica tra struttura, forma e funzione.
1.2. Contenuti dell’insegnamento
Il corso si sviluppa intorno al tema progettuale d’anno: un edificio complesso destinato a biblioteca, localizzato a Roma, in un’area fortemente caratterizzata dal punto di vista ambientale e paesaggistico, ma con un potenziale ruolo urbano ancora irrisolto. Il tema proposto si offre come spunto per una riflessione sui problemi generali dell’architettura e del costruire quali: le relazioni tra edificio e contesto, determinate dai caratteri del luogo e alla forma dell’area; la dialettica tra spazio, struttura e funzione; la composizione dei pieni e dei vuoti alla scala architettonica e urbana; la mutua relazione tra spazio interno e spazio esterno. Il nuovo intervento si dovrà relazionare con il luogo inteso come rapporto dialettico tra morfologia e storia, considerando il tessuto urbano e il paesaggio in cui si inserisce come ambiti con i quali instaurare rapporti dinamici e nuove relazioni visive, di forma e di contenuto.
1.3. Organizzazione del corso
Il Corso è organizzato in lezioni (60 h), esercitazioni (51 h) e laboratorio (51 h) integrati tra di loro. Le lezioni, focalizzate sulla lettura ed analisi di alcuni progetti di architetti moderni e contemporanei, sono di supporto all’elaborazione del progetto e costituiscono un riferimento critico-metodologico nello sviluppo dell’idea progettuale.
Il laboratorio progettuale, organizzato in continuità con le lezioni e le esercitazioni, è suddiviso in seminari condotti dai Tutor. Nelle ore dedicate al laboratorio la frequenza è obbligatoria; la presenza alle lezioni ex-cathedra è fortemente consigliata.
Lezioni
L’esperienza progettuale sarà guidata da una serie di lezioni teoriche di tipo frontale, monografiche e tematiche, focalizzate sulla lettura ed analisi di alcuni progetti di architetti moderni e contemporanei che costituiranno un riferimento critico e metodologico nello sviluppo dell’idea progettuale. In sede d’esame, il livello di conoscenza e approfondimento degli argomenti trattati nel corso delle lezioni contribuirà a determinare la valutazione individuale dei candidati, anche nel caso in cui parte della prova progettuale sia elaborata in gruppo. Una serie di lezioni monografiche è finalizzata alla conoscenza di alcuni maestri del Movimento Moderno attraverso alcune opere significative, inquadrati nel contesto di appartenenza ed analizzati soprattutto per il valore attuale della lezione trasmessa. Un’altra serie di lezioni monografiche approfondisce il percorso e le opere di alcuni tra i più significativi architetti contemporanei. Mira, quindi, a introdurre lo scenario del presente attraverso le esperienze e le teorie di quei progettisti che, non essendo ancora entrati nella storia e nella manualistica, possono essere visti in una chiave critica e quindi formativa. Saranno posti in evidenza i condizionamenti culturali, le scelte compositive, i risultati progettuali, i linguaggi formali e gli aspetti costruttivi. Le lezioni tematiche individuano alcuni problemi progettuali specifici, sviluppano argomenti legati a modi di comporre e affrontano le tendenze del dibattito architettonico contemporaneo.
L’obiettivo didattico, dunque, non è storico, ma prettamente progettuale, ed è indirizzato ad analizzare i diversi modi di articolare lo spazio, di organizzare le funzioni, di concepire la struttura, di usare la tecnica, per raggiungere determinati risultati architettonici.
Esercitazioni e laboratorio
Le esercitazioni sono attività integrate al laboratorio, corrispondenti alla fase preparatoria della sperimentazione progettuale e alla verifica delle fasi intermedie di sviluppo del progetto. Sono momenti di dibattito e confronto collettivo all’interno dei seminari sul lavoro in corso.
Le attività di laboratorio, organizzate in seminari condotti dai Tutor e seguiti dal docente, sono finalizzate all’elaborazione del progetto. Gli studenti all’inizio dell’anno potranno decidere se lavorare individualmente o in gruppo (max 3 studenti); successivamente verranno assegnati ai diversi seminari.
1.4. Modalità d’esame
La verifica dell’apprendimento si svolgerà nel corso dell’anno attraverso le esercitazioni propedeutiche al progetto e le revisioni individuali a guida dell’iter progettuale.
L’esame di Architettura e Composizione Architettonica 2 può essere svolto dopo aver sostenuto gli esami propedeutici di Architettura Tecnica 1 e di Architettura e Composizione Architettonica 1.
L'accesso all'esame è subordinato all'ottenimento dell'attestato di frequenza che verrà riconosciuto in relazione alla presenza dello studente alle attività di laboratorio contemplate nel corso (presenza superiore all’80% + riscontro del lavoro svolto)
Pur essendo previsto il lavoro di gruppo, in sede d’esame la valutazione sarà individuale e si baserà:
- sugli esiti dei lavori svolti durante il corso;
- su un colloquio inerente l’impostazione e i contenuti del progetto;
- su una verifica dell’acquisizione dei riferimenti culturali, teorici e metodologici della disciplina affrontati nelle lezioni.
1.5. Bibliografia di riferimento
- Kenneth Frampton, Tettonica e architettura. Poetica della forma architettonica nel XIX e XX secolo, Skira, Milano 1999
- Rafael Moneo, La solitudine degli edifici e altri scritti, Allemandi, Torino 2004
- Maria Argenti, Antonino Terranova (a cura di), Linguaggi dell’architettura contemporanea, numero monografico di “Rassegna di Architettura e Urbanistica” n. 127/128/129, 2009
- Steven Holl, Parallax: architettura e percezione, Postmedia Books, Milano 2004
- Sanford Kwinter e Marco Rainò (a cura di), Rem Koolhaas: verso un'architettura estrema, Postmedia, Milano 2002
- Peter Zumthor, Pensare Architettura, Mondadori Electa, Milano 2003.
Riviste consigliate (presenti nella Biblioteca del Dipartimento): Casabella, Domus, El Croquis, AV Arquitectura Viva, Architectural Review, Rassegna di Architettura e Urbanistica, 2G, Area.
- Docente: ANNA BRUNA Menghini
- Docente non editor: Maria Argenti
- Docente non editor: Camilla Lebboroni