La questione della possibilità di scrivere e costruire un'esperienza estetica ed etica costituisce il centro della letteratura di lingua tedesca dopo la distruzione operata durata la seconda guerra mondiale.
Il problema dello scrivere dopo Auschwitz è legato profondamente alle esistenze di scrittori che si sentono 'sopravvissuti' siano essi figli delle vittime (Celan, Weiss), sia figlie dei "carnefici" (Bachmann).
Alla necessità di rifondare la lingua quotidiana e il linguaggio poetico, la rappresentazione del mondo e il senso della realtà si accompagna in molti scrittori, come quelli presi in esame nel corso, l'impossibilità di vivere il luoghi dove risuona il tedesco, ma la necessità di continuare a scrivere in tedesco, in terra straniera.
 
Il corso comprenderà letture di testi ravvicinate, discussione di teorie dello spazio e della lingua in rapporto al trauma, attività multimediali (proiezione di film attinenti al tema)