Il corso muove da
un’introduzione ai concetti fondamentali dell’estetica filosofica e si
concentra poi su un nucleo tematico che ruota intorno alla nozione di “spazio
affettivo”. Si tratta di una nozione relativamente recente, sviluppo della più
classica idea di “spazio vissuto”, nella quale rientrano una serie di domande
fondamentali tanto per l’estetica, quanto per la nostra esperienza dei luoghi
in cui viviamo. In che modo la sfera affettiva influenza il nostro modo di sentirci
e muoverci in un luogo? E viceversa in che modo le trasformazioni dei luoghi,
dalla casa alla città, influenzano il nostro modo di sentire e di percepire?

 

Questi temi
saranno affrontati tramite una serie di letture e di spunti diversi: dalla
“nuova fenomenologia” di Hermann Schmitz alla teoria delle “atmosfere” di
Gernot Böhme, fino alle ricerche sperimentali della “neuroestetica” e
all’interrogazione dei fenomeni artistici, in primo luogo musicali e
cinematografici, in quest’ultimo caso con la guida di Gilles Deleuze.

 

Il corso seguirà una
scansione costante, dove ogni argomento verrà coronato da un Excursus su casi specifici, esempi in
grado di illustrare parte del cammino svolto.

 

Partendo dall’analisi
delle Atmosfere si passerà a
interrogare il fenomeno del Turismo,
visto come riflesso di un più generale atteggiamento estetico nei confronti del
mondo contemporaneo, quindi il tema delle Rovine,
per studiare il quale si tornerà indietro verso il Romanticismo, e infine il
problema dell’Immagine, con un
confronto tra immagini fisse e immagini-movimento.

 

Per l’esame, ogni
studente dovrà scegliere due tematiche e costruire, all’interno di ciascuna, la
sua bibliografia di riferimento, partendo da un testo obbligatorio.

 

Durante il corso
sono previsti interventi di docenti ospiti che illustreranno specifici aspetti
delle loro ricerche correlati con le tematiche affrontate.