Il Rilevare e Rappresentare non è il semplice atto di copiare passivamente la realtà sia essa architettonica o archeologica o urbana, ma è operazione scientifica e perciò suscettibile di qualsiasi verifica, è anche traduzione in una sintesi di ciò che i nostri “sensi” ritengono essere carattere essenziale e descrittivo dell’oggetto.

Il disegno di rilievo, è dunque il risultato di operazioni di varia natura, di analisi, di sintesi e mensorie, condotte con criteri e finalità particolari ed eterogenei, esso è dunque una rappresentazione della realtà, che possiede alcuni limiti. Ogni elaborato non è, infatti, che un modello dell’oggetto cui si riferisce, è quindi solo uno dei possibili modi di rappresentare la sua “ idea” o il suo progetto o la sua reale forma fisica.

Ne dà chiara definizione il seguente enunciato: “Dato un Modello (M), cioè l’idea di una forma, il progetto produce infiniti modelli(m)tutti possibili, alcuni più credibili(prossimi a M) altri meno. Il confronto e la fusione dei modelli (m) ne produce altri e nuovi (m) in un ciclo convergente sul Modello(M)”. (Riccardo Migliari)