Programma


Titolo:
“Metodi e pratiche didattiche dell’italiano a stranieri: interculturalità,
testi, lessico”.

 

Il
corso illustrerà le nozioni fondamentali e gli strumenti operativi della didattica
delle lingue moderne, e dell’italiano a stranieri in particolare, alla luce del
Quadro
comune europeo di riferimento per le lingue
. Un certo risalto sarà
dato ai diversi pubblici e alle relative problematiche interculturali, alla
centralità del testo e alla selezione e all’incremento del lessico. Attività di
tipo laboratoriale saranno volte all’analisi e alla realizzazione di materiali
didattici.

 

Obiettivi:

Il corso ha due obiettivi essenziali: 1) fornire agli studenti le
conoscenze teoriche per un orientamento di base nell’ambito della didattica
delle lingue moderne; 2) rendere gli studenti criticamente consapevoli delle
problematiche, delle metodologie e degli strumenti operativi per l’insegnamento
delle lingue straniere e dell’italiano LS/L2 in particolare.

 

Testi:

  • P. Diadori,
    M. Palermo, D. Troncarelli, Insegnare l’italiano
    come seconda lingua
    , Carocci, Roma 2015 (esclusi i capitoli 7 e 11)
  • Consiglio d’Europa, Quadro comune
    europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione
    ,
    La Nuova Italia-Oxford, Firenze 2002 (esclusi
    i capitoli 7, 8 e 9 e le appendici A e B)

 

N.B. Il Quadro
comune europeo di riferimento per le lingue
, oltre a costituire testo
d’esame, dev’essere considerato uno strumento operativo indispensabile per i
momenti laboratoriali in aula: gli studenti sono pertanto invitati ad averne
una copia con sé durante le lezioni.

 

Durante il
corso saranno messi a disposizione i testi di una dispensa d’esame integrativa:

  • P. E. Balboni,
    La dimensione interculturale (capitolo
    sesto), in. Id., Le sfide di Babele. Insegnare le lingue nelle società complesse. Quarta
    edizione
    , Utet, Torino 2015, pp. 136-147
  • B. Spinelli, Dai “can do” del Quadro ai “descrittori linguistici” del Profilo della lingua
    italiana: tratti distintivi dei livelli A1, A2, B1, B2
    , in B. Spinelli, F.
    Parizzi (a cura di), Profilo della lingua italiana. Livelli di riferimento
    del QCER A1, A2, B1, B2
    , La Nuova Italia, Firenze 2010, pp. 25-51
  • E. Ježek, Lessico e semantica, in M. Chini, C. Bosisio (a cura di), Fondamenti di glottodidattica, Carocci,
    Roma 2014, pp. 131-142
  • P. E. Balboni, Il lessico (capitolo secondo), in Id., Fare educazione linguistica. Insegnare italiano, lingue straniere e
    lingue classiche. Seconda edizione
    , Utet, Torino 2013, pp. 39-57
  • M. Lo Prejato, Laboratorio di scrittura controllata: il
    Vocabolario di base come strumento privilegiato nella riscrittura del testo
    ,
    in Jafrancesco E. (a cura di) “Atti del XIX Convegno Nazionale ILSA –
    L’acquisizione del lessico nell’apprendimento dell’italiano L2”, Firenze 27
    novembre 2010, Le Monnier – Italiano per stranieri, Firenze 2011, pp. 119-134
  • M.
    Lo Prejato, Italiano e informatica,
    insieme integrati, per l’integrazione di immigrati e rifugiati
    , inCatherine Ramsey-Portolano(ed.), The Future of Italian Teaching: Media, New Technologies and
    Multi-Disciplinary Perspectives
    , Cambridge Scholars Publishing, Newcastle
    upon Tyne 2015, Chapter 8, pp. 107-121

 

Letture
consigliate:

  • P.
    E. Balboni, La comunicazione interculturale,
    Marsilio, Venezia 2007
  • capitolo
    7 del Quadro comune europeo di riferimento per le lingue (per gli
    studenti non frequentanti)

Esame:

L’esame
è composto da una parte pratica e una teorica:

La
parte pratica consiste nell’analisi/realizzazione di materiali didattici in
correlazione con i diversi pubblici di riferimento e con i vari livelli del
QCER, dall’A1 al C2. Gli studenti frequentanti si saranno esercitati su  esempi del genere durante i momenti
laboratoriali del corso. Gli studenti non frequentanti dovranno basarsi sulla
conoscenza del programma e del
Quadro comune europeo di riferimento per le lingue in
particolare. Agli studenti non frequentanti è comunque consigliato un colloquio
al riguardo durante l’orario di ricevimento.

La
parte teorica consiste nell’interrogazione sul programma.