Nonostante i numerosi e
rilevanti progressi delle tecnologie elettroniche ed informatiche, le misure meccaniche
e termiche sono tuttora condotte in gran parte dai sensori convenzionali, come
termocoppie, termometri a variazione di resistenza elettrica (Pt100) e sensori
di pressione assoluta o differenziale che sono stati ideati e progettati più di 50 anni
fa. Attualmente, sono disponibili commercialmente sensori intelligenti, sensori
in fibra ottica, sensori a ultrasuoni e sensori wireless, ottenendo così
significativi progressi nella strumentazione di misura. Eppure, molti di questi nuovi
sensori ancora dipendono da tecnologie di trasduzione tradizionali per misurare
il parametro del processo d'interesse. Pertanto, molti degli attuali problemi delle
catene di misura sono simili a quelli di molti anni fa. Non vi è quindi una nuova
tecnologia capace di rendere i sensori o la strumentazione immune da fenomeni
di deriva o dagli effetti delle grandezze di influenza. Significativi progressi
sono stati fatti nella produzione di sensori drift-free, ma il principio fisico
di funzionamento non è cambiato molto nel corso degli anni. Risulta quindi
rilevante valutare oggettivamente: la precisione, il tempo di risposta, la vita
residua, e le altre caratteristiche metrologiche della strumentazione installata. Il Corso
di Misure Meccaniche e Termiche ha i seguenti scopi: (1) fornire le metodologie
per identificare le cause di errore; (2) valutarne gli effetti; e (3) proporre
dei metodi per minimizzare tali effetti. Pertanto, l'obiettivo del corso è
quello di fornire solide basi per la progettazione di sistemi di misurazione
efficaci nell'ingegneria meccanica e per ottenere dati sperimentali significativi e utili alla conoscenza e al monitoraggio dei processi industriali.


(in memoria di Paolo Cappa  -  † 2016)