Gli Etruschi e il Mediterraneo: porti, commerci, contatti culturali

Ci fu un tempo in Italia, prima dell'espansione di Roma, nel quale gli Etruschi - secondo Catone e Tito Livio - dominavano la penisola dall'uno all'altro mare. Anche gli autori greci sottolineano le attività sul mare degli Etruschi, rappresentandoli come dediti alla pirateria, un'attività che nel mondo antico coincideva spesso con il commercio, che aveva consentito loro di guadagnare una talassocrazia, un predominio sul mare. Il corso intende affrontare questi temi, con particolare riferimento al ruolo delle città costiere e alla loro proiezione sui mari - Tirreno e Adriatico - anche in funzione del fondamentale rapporto con le altre realtà del Mediterraneo, i Greci innanzitutto, integrando le testimonianze letterarie con quelle archeologiche.
Il modulo (30 ore) sarà incentrato sulla presentazione generale del problema e sulle città tirreniche dell'Etruria meridionale. Al corso si affiancheranno incontri seminariali e visite didattiche (12 ore) che coinvolgeranno più direttamente gli studenti con approfondimenti specifici.
La partecipazione alla visita del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia è necessaria per poter sostenere l'esame.
Dati i contenuti del corso la frequenza è vivamente consigliata. 
Al corso sono collegate una serie di Altre attività formative utili all'acquisizione dei cfu: campagne di scavo presso il santuario di Pyrgi ("Grandi Scavi" di Ateneo) e a Veio, laboratorio di schedatura di materiali archeologici dagli scavi di Veio e Pyrgi, laboratorio di documentazione grafica dei reperti di scavo, laboratorio sulle fonti greche e latine per la storia dei popoli dell'Italia preromana, tirocini presso il Museo delle Antichità etrusche e italiche del Polo Museale Sapienza.

Il primo modulo (6 cfu) terminerà venerdì 11/04/2025; da mercoledì 16/04/2025 inizierà il secondo modulo, destinato a chi deve acquisire 12 cfu (6+6).