Il corso intende offrire una rassegna della storia dell'arte greca dal periodo geometrico al periodo tardo-ellenistico (IX secolo a.C.-I secolo a.C.):  monumenti e manufatti saranno trattati nei loro contesti di appartenenza (pubblici, sacri e privati) con la considerazione degli aspetti economici e sociali. A tal fine saranno discusse tutte le evidenze possibili (archeologiche, letterarie, epigrafiche) per poter recuperare, ove possibile, anche le opere dei più grandi scultori e pittori greci, quali Fidia, Policleto, Lisippo, Polignoto e Apelle. Inoltre, le immagini non erano oggetti da ammirare come in museo ma coinvolgevano, oltre ai loro artefici, i committenti e le esperienze visive e le abitudini percettive dei fruitori. La generale e principale caratteristica dei capolavori greci, scrisse Johann Joachim Winckelmann nel 1755, era una nobile semplicità e una quieta grandezza, sia nell'atteggiamento sia nell'espressione. Ma quanto è ancora valida questa frase molto famosa per gli svolgimenti dell'arte greca alla luce dei criteri interpretativi più recenti?

 

Bibliografia:

 

E. Lippolis (a cura di), Archeologia greca. Cultura, società, politica e produzione (2020 o edizioni anteriori)

T. Hoelscher, Il mondo dell'arte greca, 2008 (o edizioni successive)

C. Franzoni, Tirannia dello sguardo. Corpo, gesto, espressione dell'arte greca, 2006.