Il progetto di
architettura è un processo logico, artistico e scientifico; è un operazione
complessa che trova la sua principale, ma non unica espressione nella
costruzione. Proprio in virtù delle complessità insite nel processo progettuale,
diventa indispensabile l’uso di modelli
capaci di rappresentare tutte le caratteristiche proprie del fenomeno architettura
prima che questa si realizzi. Modelli grafici (schizzo, rappresentazione
grafiche codificate), modelli virtuali informatici, prototipi fisici, sono dispositivi
indispensabili nelle mani del progettista.

L’architettura è
scienza e arte e quindi il progetto d’architettura non è solo la soluzione
tecnica e funzionale ad un problema ma una combinazione sapiente di diverse
istanze in cui il controllo estetico della forma assume un imprescindibile significato.

Se è facile comprendere
il compito di analisi e controllo che ha il modello nella gestione del processo
tecnico e funzionale per l’architettura, meno evidente e il suo ruolo attivo
nella formulazione stessa della forma che essa dovrà prendere. Tra il
progettista e il modello s’istaura sempre un proficuo rapporto dialogante, alle
idee del primo poste in forma sintetica, il modello risponde suggerendo
possibili alternative che dal primo saranno esaminate, analizzate, considerate,
valutate, suggerimenti che pongono alternative efficaci per il dibattito.

La relazione che lega
il progettista al modello è un rapporto intelligente, attivo e collaborante dove
la forma e la funzione dell’architettura trova la prima dimostrazione di se
stessa.

 

Il Corso di Scienza
della Rappresentazione I ha il compito d’indagare il modello nei suoi aspetti tra arte e scienza, tra forma e funzione
che è parte portante del progetto di architettura.