Il corso introduce ai fondamenti scientifici della rappresentazione, con l’obiettivo di sviluppare, nello studente architetto, la capacità di comprendere le forme dello spazio e saperle descrivere, e cioè rappresentare, attraverso la costruzione di modelli. La geometria descrittiva è la scienza che insegna a costruire questi modelli, siano essi grafici, digitali o fisici, attraverso il controllo metrico e morfologico delle forme a tre dimensioni e attraverso lo studio, in forma analogica, e cioè visiva, delle loro proprietà.

Il corso si articola intorno a due nuclei tematici principali finalizzati alla conoscenza e alla comunicazione della forma, organizzati in lezioni teoriche ed esercitazioni guidate e ad una esercitazione finale di sintesi.

Il primo nucleo tematico riguarda la capacità di comprensione della forma, che si acquisisce attraverso lo studio della teoria delle linee, delle superfici e delle relative proprietà geometriche. In quest’ambito sono trattati i poliedri e le loro caratteristiche geometriche e topologiche con approfondimenti relativi alle rispettive applicazioni in architettura, come le cupole geodetiche e i tetti. Ampio spazio è dedicato allo studio della teoria delle linee e delle superfici, di cui sono analizzate le proprietà geometriche, analitiche e differenziali (genesi, grado, curvatura, continuità ecc.). Sono approfondite alcune famiglie che hanno trovato e ancora oggi trovano largo impiego in architettura come ad esempio le coniche, le eliche e le spirali piane e sghembe, le quartiche ecc. per quanto riguarda le linee e le rigate, le sviluppabili, le quadriche, gli elicoidi, il toro, ecc. per quanto riguarda le superfici. La trattazione teorica delle linee e delle superfici si completa in maniera metodica con il riferimento all’analisi di architetture in cui la superficie trattata trova diretta applicazione.

Il secondo nucleo tematico riguarda la capacità di descrizione della forma, che si acquisisce attraverso la conoscenza dei metodi della rappresentazione grafica e digitale, in relazione alle diverse finalità di comunicazione della forma stessa. Sono così approfonditi i metodi digitali della rappresentazione, la rappresentazione matematica (Nurbs) per il controllo metrico della forma e la rappresentazione numerica (poligonale) rivolta invece ad un controllo di tipo percettivo. Sono sperimentate forme di rappresentazione ibrida dell’architettura derivate dall’integrazione fra il disegno grafico e digitale.

Questi contenuti trovano sperimentazione diretta in una esercitazione di sintesi dedicata all’analisi morfologica di un’architettura concordata con il docente. Il confronto con l’architettura realizzata o progettata intende sviluppare nello studente la capacità di saper comprendere, interpretare e comunicare la forma architettonica attraverso elaborati digitali e grafici capaci di restituirne i caratteri morfologici.