La società contemporanea ha operato, una rimozione della morte. Mai come ai giorni nostri, i morti e la morte vengono occultati e si muore in totale solitudine. I morenti vengono sottratti alla vista dei bambini che altrimenti, si pensa, ne rimarrebbero traumatizzati; le difficoltà nell'affrontare il problema della morte con i bambini sta più nel come se ne parla che in quello che si dice loro. Gli adulti che evitano di parlarne ai loro figli temono, forse a ragione, di poter comunicare loro le proprie angosce e paure della morte. Indubbiamente oggigiorno la riluttanza degli adulti nello spiegare ai bambini l'evento biologico della morte rientra nelle caratteristiche proprie di questo stadio. Non esistono inoltre riti che consentano alla maggioranza di accostarsi al morente e porgergli aiuto e conforto: ci mancano le parole, il nostro grado di civilizzazione e di informalizzazione ci lascia muti, nell'imbarazzo e nella vergogna, al cospetto del moribondo, incapaci di toccarlo, di prendergli la mano, di manifestare compassione e solidarietà (Elias, 2011)