In continuità con quanto già acquisito ed elaborato nel corso di Elementi di restauro, il Laboratorio ha il fine di approfondire i concetti relativi alla teoria e alla storia del restauro; di applicare i metodi per la comprensione degli organismi architettonici individuati come oggetto di studio; di indicare distintamente gli strumenti di lettura e di diagnosi dei fenomeni di degrado; di definire linee guida e modalità d'intervento progettuale; di informare sugli aspetti normativi, compresi quelli della catalogazione; di far esercitare gli studenti alla stesura del progetto di restauro.

Il Laboratorio di restauro prevede che gli studenti abbiano frequentato il corso di Elementi di Restauro.

L’obiettivo sarà quello di far emergere e maturare fra gli allievi le problematiche relative allo studio dell’organismo architettonico e giungere attraverso un percorso storico-critico, in parte avviato all’interno del corso di Elementi di Restauro, al progetto di Restauro, che prevede l’attenta analisi dello stato attuale e le relative proposte degli interventi. Ogni settimana sarà affrontato un singolo argomento specifico per arrivare alla stesura di un vero e proprio progetto di restauro, anche con la redazione di un computo metrico estimativo.

SINTESI DEL PROGRAMMA DEL CORSO

Si richiamano alcuni concetti base, ricollegandosi alle definizioni di  restauro ed alla terminologia. Le tendenze attuali del Restauro: fondamento teorico del restauro, le più recenti posizioni, il restauro critico, il restauro critico-conservativo, la pura conservazione, la manutenzione-ripristino.

La stagione del restauro filologico-scientifico da Corrado Ricci e Camillo Boito agli anni Trenta-Quaranta del Novecento con particolare riferimento a Roma.

Una riflessione sul contesto culturale di Alois Riegl (1857-1905) e di Cesare Brandi (1906-1988). Questi due personaggi hanno lasciato una forte eredità nel modo di intendere la conservazione e il restauro.

Il restauro archeologico: la riflessione su alcuni siti archeologici comprenderà aree urbane o preesistenze sparse nel territorio; tematiche relative alla protezione di siti, alla vulnerabilità, prevedibilità e carte del rischio quindi alla loro fruizione e alcune linee guida per la soluzione degli impianti tecnologici. 

Analisi dello stato attuale e interventi con esemplificazioni dei difetti della realtà architettonica: i degradi dei materiali e alcuni dissesti della struttura, indagini preliminari per la conoscenza, lettura analitica dei degradi dei materiali, il lessico NORMAL, genesi e processualità, esemplificazioni di alcuni casi di interventi.

I dissesti e relativi interventi di consolidamento: fondazioni, strutture in elevazione, tema dell’arco e le volte, solai, coperture.

Una particolare attenzione si rivolge alle opere provvisionali e alle puntellature da realizzare nei cantieri e nei casi di emergenza sismica.

l tema dell’umidità: cause e rimedi.

Adattamenti e criteri di museologia e museografia: si insiste sul concetto di restauro inteso come interpretazione critica; progetto museale: teorie e realizzazioni attraverso la lettura di alcuni episodi italiani ed europei.

L’adeguamento liturgico.

L’intervento nella città storica: i centri storici tra conservazione e innovazione.

MODALITA' DI SVOLGIMENTO:

Lezioni frontali, visite guidate a monumenti e cantieri di restauro.

Ogni settimana si svolgeranno incontri con gli studenti in modo da portare avanti i singoli gruppi nel progetto di restauro finale.

Il corso prevede nella seconda parte la partecipazione di docenti stranieri e personalità di rilevanza internazionale sempre nell'ambito degli accordi con altre università straniere, rispettando l'incarico istituzionale ricevuto dal Rettore.

MODALITA' DI VALUTAZIONE:

Il corso prevede la valutazione complessiva di una prova orale, individuale, e una prova scritta relativa all'esercitazione di progetto che gli studenti, divisi in piccoli gruppi, portano avanti durante il laboratorio, in parallelo allo svolgimento delle lezioni teoriche.