Scopo del Corso è di fornire allo studente i primi, essenziali, strumenti per leggere, rappresentare, manipolare lo spazio.

Nelle sue varie e numerose attività progettuali, infatti, l’architetto si serve di vari modelli sui quali prefigura e verifica l’oggetto che dovrà essere realizzato. Questi modelli possono essere grafici (come una pianta e un prospetto associati, una prospettiva, un’assonometria), oppure informatici (modelli 3D), o, ancora, veri e propri plastici (maquette). La costruzione di uno qualsiasi di questi modelli deve comunque appoggiarsi sulla preventiva capacità di immaginare una forma in tre dimensioni intesa sia come lo spazio che essa delimita ma anche come quello che essa influenza con la sua semplice presenza.

E’ necessario d’altronde conoscere il codice geometrico che permette di rappresentare consapevolmente la forma immaginata nonché gli strumenti che ne consentono la manipolazione approfondendone le caratteristiche metriche, geometriche e percettive. Se da un lato dunque si tenterà di mettere in condizione lo studente di acquisire una sicura manualità nell’uso delle tecniche grafiche più semplici e dirette attraverso un intenso esercizio del disegno architettonico a mano libera (svolto in parte all’esterno ed in parte in aula) senza d’altronde tralasciare la rappresentazione a riga e squadra e l’uso del colore, dall’altro ci si sforzerà di sostenere questo percorso attraverso un ciclo parallelo di lezioni sui Fondamenti della Geometria della Rappresentazione che avranno per oggetto il concetto di Modello bidimensionale e tridimensionale, i fondamenti dei Modelli grafici bidimensionali (prospettico, assonometrico, proiezioni ortogonali) ed i principali problemi di intersezione ed appartenenza nei vari modelli. Una parte rilevante sarà infine dedicata alla modellazione 3D anche attraverso una serie di esercitazioni in aula.

Questa prima parte del corso di Scienza della Rappresentazione 1 intende dunque formare tutte queste capacità, ed in questo quadro si inserisce la realizzazione di alcune esperienze formative, che corrispondono ad altrettanti elaborati e testimoniano il conseguimento degli obiettivi prefissati.

Questi elaborati devono tuttavia essere intesi come una serie di punti di arrivo del percorso comprendente le varie attività didattiche: lezioni ex cathedra tenute dai docenti, esercitazioni in aula o all’aperto, esercitazioni di modellazione 3D. Lo studente dovrà registrare tutte queste esperienze, in forma di appunti e disegni, su un taccuino che dovrà essere tenuto aggiornato e in ordine per essere presentato ogni qual volta i docenti ne facciano richiesta.

  • Emanuela Chiavoni Carlo Bianchini Federico Rebecchini Sara Colaceci: EMANUELA CHIAVONI