E’ prevista un’introduzione metodologica degli studi storici e sociali nella prospettiva della storia internazionale, quindi un’articolazione delle civiltà europee dal Rinascimento al Risorgimento, con un particolare riferimento al décalage che si realizza nel corso dell’età moderna tra regioni occidentali e orientali d’Europa. Infine una prospettiva sugli elementi di modernità che caratterizzano l’Europa e le regioni occidentali dell’Asia, tra fine Ottocento e inizio Novecento, sottolineando i processi di modernizzazione delle società (urbanizzazione, centralizzazione, uniformazione culturale e linguistica) e di emancipazione femminile, il “modernismo” nell’arte e nella cultura fino alla belle époque nella società e nella moda e nel costume del primo Novecento, fino alla Grande Guerra, al periodo interbellico e alla Seconda Guerra mondiale compresa.

E' richiesta la frequenza alle lezioni e ai seminari. La valutazione avviene sulla base dei risultati di valutazioni in itinere, eventualmente di un paper, e della prova orale finale.

Sono previsti test scritti durante il corso, in alcuni casi si concorda la redazione di un paper su un topic specifico. La verifica finale è orale.

Conoscenza manualistica della storia moderna e contemporanea (volumi interessati, storia moderna e storia contemporanea, dalla metà del secolo XV alla metà del secolo XX) e testi obbligatori:

1)A. Varsori, Storia internazionale: dal 1919 ad oggi, il Mulino, Bologna 2019

2) A. Carteny, La questione transilvana, Carocci, Roma 2020

3) G. Motta, La Moda si fa Storia, Nuova Cultura, Roma 2020 (in press)

Per non frequentanti:

4) A. Biagini, Storia della Turchia contemporanea, Bompiani, Milano 2017

5) G.Natalizia (a cura di), Il Caucaso meridionale: processi politici e attori di un'area strategica, Aracne, Roma 2016

6) G. Motta (a cura di), La Moda contiene la Storia e ce la racconta puntualmente..., Nuova Cultura, Roma 2015