Descrizione
La partecipazione al Corso presuppone la disponibilità a investire nella competenza a riconoscere la logica dell’illogico.
La potenzialità degli obiettivi formativi è variabile dipendente rispetto alla capacità di partenza a mettere in discussione i propri vissuti, le proprie convinzioni e i propri stereotipi. L’ammissibilità del cambiare idea o di tollerare posizioni altre dalle proprie è un presupposto fondamentale per questo Corso.
La strutturazione delle lezioni si baserà su discussioni con i partecipanti volte a produrre una conoscenza su:
- Analisi socio-culturale degli individui, dei gruppi e delle masse in ottica organizzativa;
- Competenza cooperativa interdipendente e intradipendente;
- Modelli di comportamento decisionale individuale e di gruppo;
- Principali sistemi di azione e decisione; metodologie e tecniche decisionali;
- Meccanismi di influenza e orientamento strategico nelle scelte.
Sui temi citati si promuoverà l’ottica della analisi dei processi di azione e decisione che mettiamo continuamente in atto in ogni momento della realtà individuale e collettiva per come scegliamo di configurarla, consapevoli e inconsapevoli.
I Temi contenuti nelle Lezioni
La disputa sulle tre vie della decisionalità [macromentalità sull’organizzazione]
Modelli di azione e di decisione [meccanismi di decisione tra gli individui e i gruppi]
La comunicazione e lo scambio attivo [il problema delle posizioni avverse]
La costruzione della realtà e gli errori di percezione [le aree di fallacia della nostra percezione]
I meccanismi di influenza intenzionali e inconsapevoli [convincere, orientare le mentalità, la mossa del cavallo]
Analisi delle tracce di informazioni nel linguaggio [le informazioni inconsapevoli che viaggiano nel linguaggio]
In ogni incontro si privilegerà l’action learning, rispetto ai contenuti frontali, attraverso esperimenti e esercitazioni collaborative nelle quali gli allievi sono messi nella posizione di parte attiva.
Verifica dell’apprendimento
La valutazione dell’apprendimento non si baserà su una analisi oggettiva dei risultati raggiunti, omologati su una scala comune tra gli allievi, attraverso un mezzo di verifica quantitativo. La valutazione dell’apprendimento si baserà sulla differenza tra il potenziale dell’allievo e la sua capacità di implicazione e di uso dei concetti che verranno proposti. Si baserà sulla disponibilità del gruppo a mettere in discussione le proprie rigidità, le proprie credenze, i propri modelli di riferimento per conoscerli, riconoscerli e arricchirli.
Verrà proposta una prova di verifica conclusiva dove a ogni allievo sarà richiesta l’analisi di un caso su cui proporre le proprie considerazioni.
Biografia di riferimento
L’arte dell’inganno, Kevin Mitnick, 2002 (copia a cura del Docente).
Disputa sulle tre concezioni del processo decisionale, Maggi e Solè, 2003 (copia a cura del Docente).
(Consultazione) Williamson, O. E. (1987). Le istituzioni economiche del capitalismo. Imprese, mercati, rapporti contrattuali, Franco Angeli, Milano. Williamson O.E. (1985). L’economia dell’organizzazione: il modello dei costi di transazione, in Nacamulli R., Rugiadini A., Organizzazione & Mercato, Il Mulino, Bologna, pp. 161-186.
(Consultazione) Powell, W. e Di Maggio, P. (1991), The new institutionalism in organizational analysis: Chicago: University of Chicago Press, pp. 183-203.
(Consultazione) Thompson, J., D., (1991). L’azione organizzativa. Ed. ISEDI.
(Consultazione) Interpretare l’agire, Maggi, 2011, Ed. Carocci.
La negazione, Freud, 1925 (copia a cura del Docente).
- Strignano: Onofrio Strignano