LABORATORIO DI RESTAURO

 

                              arch. Maria Grazia Turco

(mariagrazia.turco@uniroma1.it)

 

 

 

Tutors

arch. Silvia Crialesi

arch. Vidal Gómez Martínez

arch. Bruno Di Gesù

 

 

Anno accademico 2019‑2020

--------------------------------------------

 

 

1.         Obiettivi del corso

            Il Laboratorio intende fornire basi culturali, concettuali e metodologiche per operare sulle preesistenze, oltre che favorire un approccio completo ai complessi e diversificati ambiti che distinguono la tutela e la conservazione dei beni architettonici.

            Il Corso rappresenta, oltre che il naturale proseguimento delle conoscenze acquisite e maturate nelle esperienze didattiche degli anni precedenti, la normale introduzione alle attività composite che caratterizzano il restauro, nel suo carattere inequivocabilmente progettuale e professionalizzante.

2.         Struttura didattica

            Il Laboratorio, la cui frequenza è obbligatoria, sarà articolato, alternativamente, in lezioni, esercitazioni pratiche svolte in aula e sopralluoghi. Le lezioni riguarderanno, in particolare, i seguenti temi: attuali orientamenti del restauro; profilo storico del restauro; interventi di conservazione su materiali e strutture; le valutazioni nel progetto di restauro; interventi ‘innovativi’ sulle preesistenze; elementi normativi.

 

 

3.         Tema applicativo

            Il Laboratorio non prevede un tema applicativo determinato, ma gli argomenti delle esercitazioni dovranno essere liberamente proposti dagli allievi e concordati con la docenza.

            Le tematiche selezionate dovranno interessare temi di restauro e recupero dell’edilizia storica e concreti problemi conservativi; in particolare la scelta dovrà ricadere su testi architettonici di elevata qualità, ma di dimensioni modeste; si consiglia di evitare argomenti che, per la loro vastità, non possono essere ragionevolmente svolti con il rigore e l’approfondimento necessari.

            L’esercitazione dovrà giungere, attraverso appunti grafici e fotografici e il relativo rilievo dello stato di fatto, alla comprensione e all’individuazione dei caratteri tipologici, distributivi, funzionali e strutturali dell’opera oggetto di studio, delle sue specifiche problematiche e delle possibili soluzioni progettuali.

            Gli elaborati, che dovranno comunque porre in luce le ricerche e le analisi effettuate, verranno eseguiti nelle scale e con le modalità di rappresentazione idonee ad identificare, con ragionevole approfondimento, l’oggetto di studio.

Tutti gli elaborati, scritti e grafici, costituenti il lavoro finale del Laboratorio dovranno essere memorizzati su CD (JPG) o ridotti in copia cartacea (formato A4 o multipli) e consegnati al momento dell’esame per l’archiviazione.

4. Scadenze e modalità d’esame

            I temi di studio dovranno essere concordati, con la docenza, entro due settimane dall’avvio del Laboratorio. Le successive elaborazioni, verificate e perfezionate con i docenti durante lo svolgimento del Laboratorio, dovranno essere predisposte entro la conclusione del Corso per le valutazioni finali. Le revisioni intermedie e la loro buona riuscita indicheranno la “partecipazione attiva” dello studente alle esercitazioni e all’effettivo svolgimento del tema prescelto.

            L’iscrizione all’esame sarà subordinata all’ottenimento dell’attestato di frequenza.

            L’esame, rigorosamente individuale, verterà in una prova orale sugli argomenti oggetto delle lezioni e nella valutazione del progetto svolto nell’ambito del Laboratorio.

Bibliografia di base

- C. Brandi, Teoria del restauro, Roma 1963, Torino 19772.

- M. P. Sette, Il restauro in architettura. Quadro storico, Saggio introduttivo di G. Miarelli Mariani, Torino 2001.

            Indicazioni bibliografiche specifiche verranno indicate nel corso delle lezioni; si suggerisce, inoltre, per approfondire la materia, la consultazione di periodici specializzati.